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I luoghi di lavoro “cool”: quando l’apparenza inganna

A volte l’apparenza inganna. Accade anche in ufficio e a dirlo è un articolo di Forbes. Che si sofferma sui posti di lavoro “cool”, una parola inglese difficilmente traducibile in italiano. Cool, alla lettera, significa “fresco”, ma anche “al passo coi tempi”. In un ufficio cool ci sono mobili di marca, televisori enormi, mini-frigo con bevande gassate e tanto altro. In poche parole, tutto ciò che un impiegato potrebbe desiderare.

L’immagine deve coincidere con la condotta

Ma quali sono le caratteristiche di un’azienda che fa di tutto per rendere “cool” i propri luoghi di lavoro? Secondo Thibaut Bardon, esperto di management e professore dell’Audencia Business School, queste aziende portano all’estremo l’idea secondo cui lavorare è un piacere. Come? “Offrendo attività per il dopo-lavoro, spazi per il relax dei dipendenti o ancora sale fitness, spa e centri massaggi. Cercando, quindi, di attrarre i migliori talenti sul mercato puntando tutto sull’estetica e sull’apparenza”.

Nulla di male ma, come avverte l’articolo di Forbes, tra l’immagine su cui l’azienda punta e il trattamento che riserva ai suoi dipendenti, potrebbe esserci un gap rilevante. Ad esempio la leva dell’essere cool potrebbe essere utilizzata dall’azienda per spingere i propri impiegati ad aumentare la loro produttività rimanendo a lavoro anche oltre l’orario del turno. Fatti che fanno tornare quanto mai di moda il vecchio detto “mai fidarsi della prima impressione”.

di Giovanni Marrucci

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