Il mercato immobiliare italiano punta sempre di più sulla sostenibilità degli edifici. In crescita infatti le compravendite di immobili con elevati standard energetici, segno tangibile dell’interesse dei nostri connazionali per case dal sapore sempre più ecologico e attente all’ambiente.
Un 2019 molto positivo
Secondo quanto messo in luce di recente da un’analisi curata da ENEA in collaborazione con l’Istituto per la Competitività e la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, le prospettive italiane sembrano essere molto incoraggianti, con una maggiore tendenza nel corso del 2019 a considerare le caratteristiche energetiche degli edifici, sia in fase di ristrutturazione che in quella di acquisto.
Dall’indagine emerge infatti un trend molto positivo sia per il segmento delle nuove abitazioni che per quello del ristrutturato: nel primo caso quasi l’80% delle transazioni ha riguardato immobili di classe energetica elevata (A o B), mentre nel secondo la percentuale sale dal 22% del 2018 al 36% del 2019.
Lo scorso anno si è assistito anche al consolidamento della dinamica che vede una riduzione dell’acquisto di immobili di classe energetica scarsa (la G), con una percentuale molto ridotta soprattutto nel caso di ville unifamiliari e villette. Nonostante ciò, secondo gli esperti, il mercato immobiliare nazionale vede ancora una marcata presenza di questi edifici (classe D – G).
Ottimi i risultati per il segmento degli edifici di pregio, che vedono un balzo percentuale di 10 punti rispetto al 2018 sul fronte delle classi energetiche più performanti (A1-4 e B). Molto bene anche gli immobili localizzati nelle zone centrali dei principali capoluoghi italiani che segnalano un +16%.
Il Covid-19 avrà un impatto sul settore?
Quali saranno le conseguenze sul breve e medio periodo dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo è ancora difficile da stabilire con certezza. Secondo il parere degli esperti, questo lungo lockdown che abbiamo vissuto e l’avvento della fase 2 porteranno tutti noi a riconsiderare ancora di più il tema della sostenibilità, con un nuovo modo di vivere la casa e il proprio ambiente domestico.
Lo scenario che si prospetta nell’imminente futuro è un aumento della richiesta di abitazioni confortevoli, con buone performance energetiche, luminose e con consumi bassi. Ma, come sottolinea Alessandro Federici, responsabile ENEA del monitoraggio delle politiche per l’efficienza energetica, in futuro sarà necessario “orientare sempre più la domanda verso interventi di ristrutturazione profonda degli edifici condominiali, a cui fanno riferimento molte delle abitazioni ricadenti nelle zone semiperiferiche, periferiche e di estrema periferia che abbiamo visto avere performance energetiche ancora particolarmente scadenti”.
di Francesca Lauritano
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