L’Unione europea ha trovato un accordo completo sul roaming telefonico e di dati internet nei paesi del blocco. Dopo il Parlamento europeo, anche il Consiglio dell’Unione il 4 aprile ha approvato l’abolizione del roaming dati a pagamento fino al 2032, 5G incluso. Chi viaggia in un altro stato dell’Unione potrà così continuare a utilizzare il proprio cellulare chiamando, mandando messaggi e navigando in internet alle tariffe della sua nazione. La norma sarebbe scaduta il 30 giugno di quest’anno senza una proroga.
Il nuovo accordo
Il regolamento rivisto sul roaming “modifica le tariffe massime all’ingrosso in modo da garantire che la fornitura di servizi di roaming al dettaglio a prezzi nazionali sia sostenibile per gli operatori in tutta l’Unione”, ha spiegato il Consiglio in una dichiarazione. Il nuovo accordo modifica anche la trasparenza “per i servizi che potrebbero essere soggetti a costi aggiuntivi” e protegge i clienti “da bollette esorbitanti dovute al roaming involontario sulle reti mobili non terrestri quando i clienti si trovano su traghetti o aerei”, ha aggiunto la nota.
I consumatori avranno anche diritto alla stessa qualità e velocità di connessione all’estero come nel proprio paese, se le condizioni di rete lo permettono. I cittadini europei potranno anche accedere senza costi ai servizi di emergenza, sia tramite chiamata che tramite sms, oltre a poter trasmettere le informazioni sulla posizione di chi chiama.
Dopo l’ultimo passaggio al Consiglio il provvedimento è stato adottato, anche se in futuro la Commissione europea potrebbe suggerire di apportare delle modifiche in seguito a un’analisi del mercato e a una valutazione dell’impatto potenziale. “La Commissione seguirà l’evoluzione della situazione e, se si dà il caso, presenterà una nuova proposta legislativa per regolamentare i massimali delle tariffe all’ingrosso ed eventualmente altri aspetti del mercato del roaming”, conclude la nota.
Il regolamento
Il regolamento sul roaming – presentato con lo slogan Roam like home – ha eliminato le tariffe di roaming a giugno del 2017. Nel novembre 2019 la Commissione ha pubblicato un esame approfondito del mercato del roaming, in cui si dimostra che i viaggiatori europei hanno beneficiato in misura significativa dell’abolizione delle tariffe di roaming, sottolineando l’importanza di prorogare la misura.
Nel 2020 anche una consultazione pubblica indetta dalla Commissione ha raccolto pareri positivi sui servizi di roaming. Sulla base di questo la Commissione a febbraio 2021 ha proposto un nuovo regolamento sul roaming per prorogare le norme di altri dieci anni. Il nuovo regolamento, ora approvato, entrerà in vigore il primo luglio 2022 e si applicherà a tutti i paesi Ue inclusi Norvegia, Islanda e Liechtenstein.
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