Riparte con un ottimo slancio dopo la pandemia il settore food retail, che lancia un segnale incoraggiante per l’intero comparto degli immobili commerciali. A evidenziare questa interessante dinamica, riportata anche dal Sole24Ore.com, ci ha pensato Engel & Volkers Commercial Milano nel corso della seconda giornata di lavori del Mapic Italy di Milano.
La ristorazione è destinata a crescere
Nonostante l’emergenza Covid e le conseguenti restrizioni in ambito sociale, agli italiani continua a piacere molto mangiare fuori casa.
Numeri alla mano: su circa 300 miliardi spesi nel corso di un anno per il cibo in senso lato, secondo i dati evidenziati da Engel & Volkers Commercial Milano, più di 100 miliardi sono relativi alla ristorazione. Un trend che, stando al parere degli esperti, sarà destinato a crescere ulteriormente nel corso dei prossimi mesi, e che porterà alla nascita di specializzazioni e nuovi format, con un conseguente impatto sul mercato immobiliare commerciale.
Milano, quanto costa affittare un immobile per la ristorazione?
Il report curato da Engel & Völkers Commercial Milano fa il punto anche sull’andamento dei canoni di locazione a Milano e su quali sono attualmente le zone più calde. Nella città della Madonnina si possono trovare canoni che variano dai 200 ai 1.500 euro al metro quadro, sulla base della location e della tipologia di operatore.
Il centro è senza dubbio l’area di maggior appeal che, a fronte di canoni orientativi sui 1500 euro al metro quadro, offre una redditività immobiliare tra il 3,5% e il 4,5%. Si tratta di un’offerta che interessa specialmente investitori internazionali. Il podio delle zone più care in centro vede al primo posto quella di Cordusio – Dante (1.500 euro al metro quadro), seguita da quella del Duomo (1.300 euro al metri quadri) e in terza posizione quella Marghera – Wagner (1.100 euro al metro quadro).
di Francesca Lauritano
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