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Impianti elettrici non a norma, il rischio è in casa

Che la casa sia un luogo “pericoloso” dovrebbe essere chiaro a tutti, ma forse le notizie di cronaca relative agli incidenti domestici non sono mai analizzate con la dovuta attenzione. Quel che è certo, però, è che sommando tutti gli episodi che, ogni anno, si verificano nei nostri appartamenti si arriva a numeri davvero incredibili: nei condomini italiani, mediamente, vi è un morto al giorno per colpa degli impianti elettrici non a norma e sono seimila l’anno gli incidenti gravi dovuti allo stesso problema.

Secondo l’Anaci, una delle più importanti associazioni degli amministratori di condominio, 1 milione e 200 mila condomini italiani sono a rischio sicurezza. Questo, nonostante dal 1990 esista una legge che impone di certificare la conformità degli impianti di una casa, quelli elettrici compresi: un obbligo che sembra essere aggirato senza grossi problemi se due terzi della abitazioni italiane non rispettano le norme sulla sicurezza elettrica. Il 13% delle nostre case è esposto al rischio di incendio per cause elettriche e il 18% non è dotato di differenziale elettrico – quel dispositivo in grado di interrompere il flusso elettrico di energia nell’impianto elettrico in caso di guasto, evitando lo shock elettrico. Più della metà degli impianti (52%) è a rischio fulminazione a causa di componenti elettriche in cattivo stato o danneggiate.

Numeri inquietanti, questi, che risentono di quello che viene definito dagli operatori di settore un “vuoto normativo”, visto che il decreto 37 del 2008 ha pressoché cancellato i controlli nelle pratiche di installazione degli impianti elettrici degli edifici; col risultato che in tantissimi si improvvisano operatori professionali nel settore, senza averne le competenze.

Fonte: https://www.immobiliare.it/news/impianti-elettrici-non-a-norma-il-rischio-e-in-casa-29756