Il mercato degli immobili commerciali in Italia ha fatto registrare volumi attorno ai 3,2 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2018: una riduzione del 35% rispetto allo stesso periodo del 2017, anno record per il settore. Il dato lo svela l’analisi di Bnp Paribas Real Estate, di cui abbiamo già parlato in una recente news, evidenziando come a fare la voce grossa sono gli uffici che da soli valgono circa la metà dei volumi totali.
Dietro agli uffici c’è il settore retail: 1,2 miliardi di euro di volumi nel semestre in esame (di cui oltre la metà nei primi tre mesi), con un trend stabile rispetto a un anno fa. Cresce il settore logistica, con volumi pari a 410 milioni di euro, più del doppio rispetto al primo semestre 2017: decisivo un secondo trimestre da record (200 milioni di transazioni) con un aumento addirittura del +270% anno su anno. Rallenta invece il settore hotel: -50% sia su base semestrale che trimestrale rispetto a un anno fa. C’è poi la categoria “Altro” che comprende asset class come student housing, data center, caserme, cinema e residenze sanitarie assistenziali: crollo verticale degli investimenti in questo settore, dagli 860 milioni del primo semestre 2017 ai 130 attuali.
La previsione da qui a fine anno per il mercato degli immobili commerciali italiani è quella di una oramai certa flessione dei volumi rispetto a un anno fa. Ci sono ancora alcune operazioni rilevanti in fase di completamento, ma recuperare il gap (-35%) già creatosi con il record di transazioni del 2017 appare molto complicato. Tra le cause, secondo l’Ufficio Studi di Bnp Paribas Real Estate, c’è una ridotta disponibilità di prodotto in vendita. Per questo in futuro la chiave di volta sarà la creazione di opportunità adatte a tutte le tipologie di investitori interessati a un mercato sempre più internazionale.
di Giovanni Marrucci
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