Quota 102 ha sancito la fine di Quota 100 dal 1° gennaio 2022. Per maturare il diritto a lasciare il lavoro ora sarà necessario aver raggiunto 38 anni di contributi con almeno 64 anni di età, un’opzione che sarà disponibile soltanto per quest’anno introdotta dalla legge di Bilancio come “ponte” verso il nuovo regime pensionistico.
Come fare domanda
Si può richiedere di andare in pensione con Quota 102 sia online se si è in possesso di credenziali di accesso (Spid, Carta nazionale dei servizi, Carta di identità eletrronica 3.0), sia con l’assistenza dei patronati rivolgendosi al contact center dell’Inps.
In ogni caso, è da poche ore disponibile online la pagina dell’Inps dedicata alla richiesta di Quota 102. Anticipiamo, come si legge sul sito, che “la modalità di presentazione delle domande è utilizzabile da parte dei lavoratori iscritti alle Gestioni private, alla Gestione pubblica e alla Gestione spettacolo e sport anche per chiedere il cumulo dei periodi assicurativi per il conseguimento del diritto alla pensione Quota 102”.
Quota 102 e il cumulo
38 anni potrebbero non essere sufficienti per richiedere Quota 102 se non fosse rispettato il requisito di 35 anni di contributi al netto dei periodi di disoccupazione, di malattia o infortunio non integrati dal datore di lavoro. Il requisito contributivo può essere anche raggiunto in regime di cumulo, cioè sommando i versamenti accreditati in casse diverse o in più gestioni previdenziali.
L’assegno con Quota 102
Il primo assegno pensionistico viene ricevuto in queste modalità:
- settore privato: decorrenza della pensione trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti stessi;
- dipendenti pubblici: decorrenza del trattamento pensionistico trascorsi sei mesi dalla data di maturazione dei requisiti stessi; devono poi presentare la domanda di collocamento a riposo, all’amministrazione di appartenenza, con un preavviso di sei mesi;
- per i dipendenti del comparto scuola e Afam si applica la finestra unica annuale di uscita.
Il calcolo dell’assegno
La pensione con Quota 102 è calcolata come la generalità dei trattamenti pensionistici Inps, senza penalizzazioni e senza il ricalcolo integralmente contributivo. Il calcolo dell’assegno risulta dunque:
- retributivo sino al 31 dicembre 2011, poi contributivo, per chi possiede oltre 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995;
- retributivo sino al 31 dicembre 1995, poi contributivo, per chi possiede meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995;
- integralmente contributivo per chi non possiede contributi al 31 dicembre 1995.
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