Raffaella Carrà, l’ombelico che sconvolse l’Italia del dopoguerra, ha certamente rivoluzionato il costume italiano mostrando al mondo una parte di Italia inedita prima di allora.
Un ulivo a Plaza Raffaella Carrà al centro di Madrid
È passato un anno dalla sua scomparsa. Da Roma a Madrid, Raffaella Carrà è un’ icona di libertà per tutti. Proprio la capitale spagnola alcuni giorni fa le ha dedicato un’intera piazza, tra i civici 43 e 45 di calle de Fuencarral, una delle zone più animate della città.
Inaugurata esattamente un anno dopo dalla scomparsa, la targa che indica plaza Raffaella Carrà riporta l’iconografia della cantante, attrice e antidiva dello spettacolo, ed è stata mostrata per la prima volta al pubblico durante las fiestas del Orgullo, il Pride della capitale spagnola.
Plaza Raffaella Carrà è moderna, raccolta, un gioiellino impreziosito da un ulivo al centro, il simbolo delle radici e del mediterraneo. Proprio come lei, una donna dalle radici solide ma con lo sguardo rivolto al futuro.
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Il murales a Barcellona
È stato il primo grande omaggio del popolo madrileno all’artista e sostenitrice dei diritti LGBTQ+. Ma era stata la stessa Spagna a piangerla subito dopo la notizia della sua morte, in particolare al Passeig de Gràcia di Barcellona, dove apparve sorridente e colorata in un murales dello street artist TvBoy.
Perché la Spagna è così legata a Raffaella Carrà
Ma perché la regina della tv italiana è così famosa in Spagna e nel mondo latino? A ricordarcelo è il Corriere della Sera. La Carrà sbarcò nel 1976 proprio a Madrid, dove divenne immediatamente un idolo per la sua ventata di freschezza rivoluzionaria. E come tale, contribuì a spazzar via le rigidità della dittatura franchista, che gli spagnoli si erano appena lasciati alle spalle. Praticamente l’anno prima, nel ’75.
Presto una piazza anche a Roma
Durante l’inaugurazione della plaza, hanno preso la parola José Fernández Sánchez, assessore del distretto centro di Madrid, Begoña Villacís, vice sindaca di Madrid, Andrea Levy, assessore per la cultura, l’ambasciatore italiano Riccardo Guariglia e l’ex compagno della Carrà, Sergio Japino.
“L’abbiamo nominata ambasciatrice di Madrid, una definizione perfetta, che ci lega ancora di più all’Italia”, ha detto Villacís.
“La Carrà è stata un ponte tra l’Italia e la Spagna e una grande ambasciatrice della cultura”, ha ricordato Guariglia.
E quel ponte presto diventerà realtà. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha annunciato che le sarà dedicata una piazza anche qui, al centro della capitale italiana.
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