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Inefficienza energetica: Legambiente chiede modifiche al Superbonus 110%

Inefficienza energetica domestica significa anche spendere di più in bolletta, spesso senza riuscire a raggiungere la temperatura desiderata. Così, i costi elevati sicuramente incidono sui conti di fine mese; e nello stesso tempo temperature troppo elevate o troppo basse incidono sul comfort abitativo, magari perché l’immobile in questione non trattiene il calore e lascia invece filtrare gli spifferi.

Nel suo Rapporto Civico 5.0, Legambiente fa il punto sulla situazione italiana, mettendo in luce proprio il problema degli edifici poco performanti e fa un appello al governo affinché vengano modificati i requisiti per accedere al Superbonus al 110%.

L’indagine di Legambiente

L’associazione ambientalista ha monitorato 38 famiglie che abitano a Torino, Modena, Roma, Napoli e Reggio Calabria. Ha verificato gli edifici in cui risiedono e le loro abitudini di consumo. Grazie alle termografie, i tecnici sono riusciti a verificare le prestazioni energetiche di ogni edificio. Quasi tutti sono stati classificati in rosso e arancione: il calore veniva disperso all’esterno invece che rimanere dentro casa.

Un altro dato da tenere a mente è che nove di questi edifici erano di edilizia popolare. Inoltre, il 28% dei residenti sono over75, quindi più sensibili a freddo o a ondate di calore. Il 10% del loro reddito annuale viene devoluto proprio alla spesa per la bolletta della luce. E in una situazione di crisi economica, come quella che si profila, questi numeri pesano ancora di più.

Efficienza energetica della casa: dove intervenire

I problemi principali riguardano sicuramente i materiali e gli infissi che non riescono a trattenere il calore. Ma una parte consistente nelle basse performance energetiche delle abitazioni è giocata anche dagli elettrodomestici, con l’asciugatrice che corrisponde al 13% di consumi annui, la lavastoviglie al 10% e il frigorifero al 7,2%. Non ultimi i computer, con il 5,3% (sebbene quelli portatili risultino meno impattanti) e le lampade: a Roma, ad esempio, vengono utilizzate soprattutto quelle che non sono a basso consumo.

Per tutte queste ragioni, Legambiente chiede che il superbonus 110% venga modificato, in modo da risultare più accessibile e poter davvero fare la differenza, soprattutto per quel che riguarda gli edifici di edilizia popolare, le scuole e gli uffici.

di Giulia Dallagiovanna

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