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Internet delle cose, il mercato in Italia segna +23%

L’internet delle cose è ormai una realtà, anche in Italia. Sono sempre di più, infatti, gli oggetti connessi ad internet che abbiamo in casa: secondo l’ultimo Osservatorio Internet of Things redatto dalla School of Management del Politecnico di Milano il giro di affari legato alla smart home ha raggiunto nel 2016 il traguardo dei 185 milioni di euro (+23% sul 2015), ma è pronto a crescere ancora.

Oltre un consumatore su quattro possiede in casa almeno un oggetto “intelligente”, mentre il 58% del campione intervistato intende acquistarne uno a stretto giro, non appena il mercato offrirà dei prezzi più vantaggiosi. Ma di quali oggetti stiamo parlando? In primis di strumenti per la sicurezza e la gestione energetica, che non a caso la fanno da padrone anche per quanto riguarda l’offerta presente sul mercato nazionale.

Un terzo dei prodotti in commercio attualmente, infatti, è dedicato alla sicurezza: si va dalle videocamere di sorveglianza alle serrature, dai videocitofoni connessi ai sensori di movimento anti-ladri; seguono gli strumenti per il controllo remoto degli elettrodomestici (10%), quelli per il monitoraggio dei consumi dei dispositivi elettrici (10%) e quelli per la gestione dei sistemi di riscaldamento e/o raffreddamento (8%). A muoversi in questo mercato sono prevalentemente (52%) le startup, anche se non mancano i marchi più affermati, che hanno intuito le potenzialità del mercato e sono pronti ad allargare il loro raggio d’azione.

Ma non c’è solo l’aspetto produttivo: in questo mercato stanno entrando nuove figure, che troveranno opportunità di business nei processi successivi alla produzione di questi oggetti. Si prospettano vantaggi per retailer, operatori nel mondo delle telecomunicazioni e delle assicurazioni e installatori o manutentori.

 

Fonte: https://www.immobiliare.it/news/internet-delle-cose-il-mercato-in-italia-segna-23-30092