Secondo uno studio di mercato del Cbre, leader internazionale nella consulenza immobiliare, nel terzo trimestre del 2016, gli investimenti nel mercato immobiliare italiano sono arrivati a circa 1,7 miliardi di euro con un aumento, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del 17%. Considerando i primi 9 mesi del 2016 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, si rivela un aumento delle transazioni del 5%, ma se consideriamo a livello europeo c’è una controtendenza, in quanto si registra una diminuzione del 16%.
Andando nello specifico vediamo un’inversione di tendenza anche all’interno del tipo di investitori in Italia, nel secondo trimestre 2016 gli investitori domestici rispetto a quelli stranieri erano il 21%, mentre nel terzo trimestre c’è stato un aumento al 51% rispetto agli investitori stranieri che sono scesi al 49%.
I settori dove si registrano il maggior numero di investimenti sono il retail (in forte aumento rispetto al 2015) seguito dal settore uffici (purchè in calo) e il settore alberghi.
Roma rimane uno dei centri di maggior attrattiva per gli investimenti insieme a Milano, dove in prevalenza troviamo il settore direzionale che rappresenta il 74%.
Da un’analisi generale possiamo capire come l’aumento dei capitali domestici investiti è indice che il mercato immobiliare ricomincia a creare interesse per gli investitori italiani, anche che la forte diminuzione di capitali esteri non è sicuramente un dato incoraggiante.