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Invio dati per interventi condominiali 2021: proroga al 7 aprile

Gli amministratori hanno tre settimane in più per inviare le comunicazioni all’Agenzia delle Entrate per le spese sostenute dai condomini per ristrutturazioni e riqualificazione energetica effettuate sulle parti comuni nel 2021 e con riferimento all’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo, sempre delle parti comuni dell’immobile oggetto di ristrutturazione.

Con questo provvedimento l’Agenzia delle Entrate ha accolto le esigenze manifestate dagli operatori per assicurare la trasmissione d’informazioni, il più possibile corrette e complete, per la predisposizione della dichiarazione precompilata, anche tenuto conto che le specifiche tecniche per la trasmissione dei dati sono variate a seguito delle modifiche introdotte al Decreto Rilancio.

Le scelte dei condomini 

Per procedere con la comunicazione, l’amministratore deve raccogliere le indicazioni dei condomini in riferimento alle scelte personali per l’utilizzo della detrazione del 110% e a eventuali cessioni di credito per le altre agevolazioni.

Presupposto per la cessione del credito è il pagamento della propria quota per i lavori condominiali, per i quali l’amministratore deve comunicare all’Agenzia delle Entrate le cessioni dei crediti corrispondenti alle detrazioni, esclusivamente per un ammontare proporzionato al rapporto tra quanto versato da ciascun condomino entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento della spesa e quanto dovuto dal condomino stesso.

Quando il condomino è moroso

Nel caso di condomino moroso, l’amministratore non dovrà comunicare nessun dato riferito allo stesso in quanto il condomino, non avendo versato le quote condominiali, non ha diritto alla detrazione.

Le sanzioni 

In termini generali si ricorda che quando le informazioni in possesso dell’Agenzia delle Entrate sono incomplete o incongruenti, non vengono inserite direttamente nella dichiarazione precompilata, ma vengono esposte separatamente per consentire al contribuente di verificarle.

  • Nei casi di omessa trasmissione dei dati o comunicazione inviata tardivamente scatta la sanzione di 100 euro per ogni comunicazione, nella misura massima di 50mila euro. 
  • Nei casi di errata comunicazione, la sanzione non si applica se la trasmissione corretta è effettuata entro i 5 giorni successivi alla scadenza, o entro i 5 giorni successivi alla segnalazione da parte delle Entrate.
  • La sanzione è ridotta a un terzo, ossia 33,33 euro, con un massimo di 20mila euro, se le comunicazioni sono correttamente trasmesse entro 60 giorni dalla scadenza ovvero entro il 15 maggio 2022.

di Ida del Coro

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