La fotografia scatta a marzo dall’Istat rivela un aumento dei prezzi alla produzione dell’industria. La crescita risulta pari al +4,0% su base mensile e al +36,9% su base annua.
Tendenzialmente gli aumenti sono stati riscontrati per tutti i settori manifatturieri sui tre mercati di riferimento. I più netti riguardano: prodotti petroliferi raffinati, metallurgia, fabbricazione di prodotti in metallo, prodotti chimici, industrie di legno, carta e stampa, articoli in gomma e materie plastiche.
Mercati interno ed estero
Il mercato interno vede un aumentano dei prezzi del +4,7% rispetto a febbraio 2022 e del +46,5% in termini tendenziali. Al netto del comparto energetico, la crescita dei prezzi risulta inferiore sia su base congiunturale (+2,1%) sia tendenziale (+13,2%).
Anche il mercato estero vede crescere i suoi prezzi sia su base mensile del +1,7% (+1,6% area euro, +1,8% area non euro) sia su base annua del +12,2% (+12,8% area euro, +11,8% area non euro).
Confrontando il primo trimestre 2022 con il trimestre precedente si nota come i prezzi alla produzione dell’industria siano generalmente cresciuti del +12,7%: con cifre più sostenute sul mercato interno che registra un +15,8% rispetto al mercato estero che invece cresce del +3,5%.
Il settore delle costruzioni
Il settore delle costruzioni registra buoni rialzi congiunturali dei prezzi alla produzione, determinati principalmente da due fattori: gli aumenti dei costi dei materiali e della manodopera.
I prezzi alla produzione delle costruzioni sia per edifici residenziali sia non residenziali mostrano una crescita del +2,8% su base mensile e del +9,0% su base annua. Al tempo stesso anche i prezzi di strade e ferrovie stanno aumentando, registrando: il +1,7% in termini congiunturali e il +7,3% in termini tendenziali dal 5,5% del mese precedente.
di Linda Compagnoni
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