L’Istat ha reso note le statistiche sui permessi di costruire relative al quarto trimestre del 2020 e al primo del 2021. Il quadro che emerge è di una continua crescita, in particolare per il settore residenziale che ha raggiunto il livello massimo dal 2012. Ecco tutti i dettagli.
Residenziale e non residenziale a confronto
Nella prima parte dell’anno il settore residenziale ha registrato oltre 14,6mila nuove unità e una superficie utile abitabile pari a 1,29 milioni di metri quadrati, che si traducono in una crescita rispettivamente del 6,3% e dell’11,1%. In termini tendenziali, l’incremento è del 16,5% per il numero di abitazioni e del 16,8% per la superficie utile abitabile.
Quanto al comparto non residenziale, la crescita dei permessi è del 20,1% rispetto all’ultimo trimestre del 2020. Confrontando i numeri con il periodo gennaio-marzo del 2020 si nota una crescita del 26,1%.
Il decremento del 2020
Il trend positivo era già emerso nel quarto trimestre del 2020, con una crescita sia nel numero di abitazioni sia della superficie utile rispettivamente del 5,7% e dello 0,2% per quanto riguarda il settore residenziale, e con un aumento del 5,3% nella superficie dei fabbricati non residenziali.
Nel confronto con lo stesso periodo del 2019, tuttavia, il decremento nel settore residenziale è stato decisamente importante: -4,5% per il numero di abitazioni e –6,3% per la superficie utile abitabile. Anche l’edilizia non residenziale ha risentito della difficile situazione sanitaria e, nel quarto trimestre del 2020, è diminuita dell’11,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
di Laura Fabbro
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