Just Eat, il colosso del food delivery che raccoglie sotto il suo nome oltre 26.000 ristoranti in 1.300 comuni italiani, inaugura il suo primo centro logistico di 500 metri quadrati a Roma, in zona Piazza Barberini. Si tratta del primo di una serie di punti che verranno realizzati anche in altre città italiane. Il nuovo hub, oltre a rappresentare il modello per gli ulteriori punti che verranno realizzati, cambia significativamente l’approccio al settore del food delivery. Si tratta di una vera e propria rivoluzione poiché d’ora in avanti Just Eat fornirà ai suoi courier, i cosiddetti rider, i mezzi con i cui muoversi attraverso le vie della città.
Svolta green
La flotta romana di Just Eat è composta da 120 scooter elettrici, che permetteranno un risparmio in emissioni di circa 61.000 kg/anno di CO2, l’equivalente di circa 4.000 alberi piantati in un contesto urbano. I veicoli elettrici, modello Askoll e S Pro 45+, categoria L1, sono made in Italy e forniti da Cooltra.
Oltre alle aree dedicate alla sosta (i mezzi vengono lasciati in loco e ogni dipendente a inizio turno parte dal centro per effettuare le consegne) e alla manutenzione dei mezzi, il nuovo centro ospita la prima camera di ricarica in Italia per 120 veicoli elettrici. Negli spazi del centro logistico non mancano poi sale destinate a ospitare incontri e attività di formazione del personale.
I dipendenti
I rider raggiungeranno quota 200 entro la metà di aprile e metà di essi saranno nuove assunzioni. Tra loro non solo fattorini, ma anche una decina di impiegati addetti al coordinamento delle varie attività.
I dipendenti godono di un contratto subordinato a tempo determinate, secondo quanto definito dall’accordo sindacale con Filt Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti del 29 marzo 2021, che ha dato vita al primo contratto collettivo per i rider in Europa. L’accordo ha portato all’assunzione di oltre 6.000 corrieri con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Un importante passo avanti che oltre a garantire un trattamento economico regolamentato da contratto nazionale, tutela diritti sindacali quali l’applicazione di festività, il pagamento del lavoro straordinario, giorni di ferie e malattia, il diritto di maternità o paternità e la garanzia di una copertura assicurativa. Tra i diritti garantiti anche l’applicazione delle vigenti normative di salute e sicurezza, la formazione sulla sicurezza e la consegna a titolo gratuito dei dispositivi di protezione individuale previsti dalla legge.
I numeri
Ad oggi il food delivery rappresenta il 42% dell’intero comparto alimentare e nel 2021 la sua crescita ha toccato quasi il 60% (+59%) raggiungendo il valore di 1,5 miliardi, il settore più dinamico dell’eCommerce. Dei circa 40 miliardi generati dall’eCommerce, il food&grocery rappresenta il 10% del totale, con un aumento del 38% nel 2021. A partire dal 2020, il 100% delle province è stato coperto da almeno un’iniziativa di food delivery, con il 68% della popolazione che nel 2021 ha accesso potenziale al servizio di digital food delivery.
di Anna Barbetta
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