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La casa nella campagna elettorale: uno sguardo ai programmi delle diverse forze politiche

Non poteva certo mancare il tema della casa nei diversi programmi elettorali. Inevitabili le diversità enucleate tra il centrodestra e il centrosinistra.

La principale differenza vede il Centrodestra orientato alla tutela della proprietà immobiliare mentre il Centrosinistra a favore di un piano decennale di edilizia residenziale pubblica.

La casa: le proposte dei diversi partiti

Ecco quali sono le posizioni relative alla casa come bene primario dei diversi schieramenti.

La leader di Fratelli d’Italia, in accordo con la coalizione, spiega che, con il suo partito al governo, “nessuno dovrà più temere di essere sbattuto fuori dalla propria casa”. E lancia due diverse proposte di legge:

  • la prima per rendere la prima casa impignorabile;
  • l’altra che preveda lo sgombero delle occupazioni abusive.

Le diverse posizioni sulle tasse

Il segretario del PD, affrontando il tema della tassazione, alcune settimane fa aveva rilanciato la patrimoniale per finanziare la dote di 10.000 euro a favore di ciascun 18enne. Tutti i patrimoni sopra il milione di euro sarebbero tassati per redistribuire ricchezza a vantaggio delle nuove generazioni.

Forza Italia afferma: “Per rilanciare il mercato immobiliare e consentire a tutti di comprare una casa e anche per rilanciare l’edilizia che è un settore trainante della nostra economia, introdurremo una tassazione unica per l’acquisto della prima casa al solo 2 per cento”.

Superbonus

La Lega punta a “rendere il Superbonus più coerente e applicabile, contemperando le esigenze di contenimento degli oneri a carico dello Stato con quelle di riqualificazione energetica e adeguamento antisismico degli edifici, rispondendo agli interessi e alle preoccupazioni di proprietari di casa, imprese e tecnici”. Quest’obiettivo è condiviso con il Movimento 5 Stelle, che invece propone di stabilizzare il Superbonus 110%, quindi rendere la misura una agevolazione fiscale strutturale.

Sul fronte del Centrosinistra, al momento l’argomento non è stato trattato nel corso della campagna elettorale.

Oltre agli abusi edilizi e delle frodi perpetuate, il problema di fondo legato al Superbonus è quello della sostenibilità finanziaria per le casse dello Stato. Motivo per cui l’attuale Governo ha calendarizzato un décalage della detrazione IRPEF spettante sui lavori di riqualificazione energetica, che si riduce da qui al 2024 per poi tornare alle aliquote ordinarie dal 2025.

Come salvare i mutuatari in difficoltà?

Nei documenti elettorali spunta un argomento particolarmente attuale in questi tempi, dove l’inflazione inizia a ridurre i risparmi degli italiani.

Cosa fare delle abitazioni acquistate con i mutui i cui proprietari non riescono più a pagare le rate?

La Lega propone “l’impignorabilità della prima casa”.

Invece, Verdi e Sinistra italiana ipotizzano delle operazioni di rilancio dell’edilizia residenziale pubblica, attraverso l’istituzione di un fondo statale per l’acquisizione degli immobili.

Garantire la permanenza nella propria abitazione è l’obiettivo delle proposte dei Cinquestelle. Nel caso in cui la casa diventa oggetto di una vendita giudiziale, dovrebbe essere permesso di riacquistarla con un mutuo a lungo termine agevolato dallo Stato o almeno di continuare a viverci in affitto, con la prospettiva di tornare a esserne proprietari.

Un nuovo piano per le case popolari

L’attuazione di un piano di edilizia residenziale pubblica, puntando su interventi di rigenerazione urbana e contenendo il consumo di suolo, è nei programmi del Partito Democratico che si propone come obiettivo di incrementare il patrimonio di case popolari di ben 500 mila alloggi in dieci anni.

Il nuovo piano decennale prevede un incremento del numero di case popolari superiore a quello realizzato con il precedente piano finanziato con la legge 457/1978 e darebbe un alloggio a oltre 350mila famiglie.

Il catasto: una riforma sofferta

Chi vincerà le elezioni dovrà affrontare un problema momentaneamente sopito ma sempre attuale: la riforma del catasto. Con lo stop del Governo Draghi, la legge delega fiscale si arena su un binario morto e, pertanto, l’iter di approvazione del provvedimento sulla riforma del catasto ha subito un nuovo stop. Lo scopo principale della riforma è quello di scovare immobili e terreni non accatastati correttamente o “fantasma” e sanzionare i proprietari che non pagano tasse.

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