Continua la tendenza negativa del settore immobiliare statunitense. Il 16 giugno scorso, tra i listini dell’indice S&P 500, il settore immobiliare Real Estate ha segnato in Borsa un valore negativo del -2,55%. L’andamento è lo stesso da inizio anno.
Le performance dei primi sei mesi del 2022 segnano un calo del 22,69%. Le peggiori quotazioni del mercato azionario sono state raggiunte da host, hotels e resorts.
Mercato immobiliare: un anno cominciato male
Il 2022 per il mercato immobiliare statunitense si è aperto con un segno meno rispetto al numero medio degli immobili venduti e con un segno più rispetto al prezzo medio delle intermediazioni. È quanto emerge dall’ultimo Report RE/MAX che analizza 51 aree metropolitane statunitensi.
La crisi del mercato immobiliare nordamericano non è una tendenza recente. A gennaio del 2022, per esempio, si è registrato un calo importante delle compravendite immobiliari. In quel mese, le vendite erano calate del – 31,4% rispetto a dicembre 2021 e di – 5,3% rispetto a gennaio 2021.
In questo scenario, si registra anche un aumento dei prezzi medi degli immobili, attestandosi intorno ai 335 mila dollari.
Si era ipotizzata una ripresa in primavera, invece i prezzi delle case sono risultati altissimi anche in termini reali, ossia al netto dell’inflazione che continua a salire nel mondo occidentale, spinta anche dagli eventi bellici alle porte dell’Europa, tra Russia e Ucraina.
Cala anche la fiducia nel settore immobiliare americano
Si deteriora ancora la fiducia del settore immobiliare USA, sintetizzata dall’indice NAHB, la National Association of Home Builders, ossia una delle più grandi associazioni di categoria negli Stati Uniti, che rappresenta gli interessi di costruttori di case, sviluppatori, appaltatori e aziende associate. A giungo 2022, il dato si è attestato a 67 punti rispetto ai 69 punti del mese precedente e contro i 68 del consensus.
Per quanto riguarda le singole componenti dell’indice, quello sulle vendite attuali scende di 1 punto a quota 77, quello relativo alle vendite dei prossimi sei mesi è sceso di 2 punti a 61 punti, mentre quello rappresentativo del traffico dei possibili acquirenti è calato a 48 punti (-5 punti).
L’indicatore, elaborato dalla National Association of Home Builders (NAHB), rappresenta un quadro sintetico delle aspettative di vendita dei costruttori nel presente e nell’arco dei prossimi sei mesi: una lettura inferiore a 50 mostra una prevalenza di giudizi negativi, mentre un livello superiore indica maggiore ottimismo.
Il presidente della NAHB, Jerry Konter, ha dichiarato: “Sei ribassi mensili consecutivi per l’indice sono un chiaro segno di un mercato immobiliare in rallentamento in un contesto economico ad alta inflazione e crescita lenta. Il mercato entry-level è stato particolarmente colpito dal calo dell’accessibilità economica degli alloggi e i costruttori stanno adottando una posizione più cauta poiché la domanda si attenua con tassi ipotecari più elevati“.
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