Bill Macomber (produttore della Fancy Film) e Annie Weisman (scrittrice e produttrice di celebri serie TV come Desperate Housewives e Physical) hanno potuto ammirare la loro Lipetz House ristrutturata dalla nota architetta Barbara Bestor, a capo dello studio Bestor Architecture di Los Angeles.
La Lipetz House è un edificio residenziale in stile modernista a forma di prua di nave, dalle atmosfere glamour e art déco. È stato progettato da Raphael Soriano e costruito nel 1936 per ospitare il pianoforte Bechstein della signora Lipetz.
Sulla cornice paesaggistica si notano le catene montuose di San Gabriel. Le fondamenta poggiano sul culmine di una collina che domina il Silver Lake.
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La missione dell’architetta Bestor
Quando Bestor ha preso in carico i lavori di restauro e di ristrutturazione ha capito che non era sufficiente creare una struttura ex novo che interagisse con la proprietà ideata da Soriano in quel tempo. Si è spinta ben oltre, con il risultato che oggi, osserva soddisfatto Macomber, “la casa è porosa nel senso migliore del termine. C’è poca separazione tra dentro e fuori”. Eppure c’è molta privacy.
Gli arredi e i nuovi spazi dialoganti con la natura
Il focus sulla vita indoor-outdoor (dentro-fuori) è stato fondamentale per questa casa, dove le terrazze sono inserite sul davanti e sul retro, il living è raddoppiato, estendendosi nella zona piscina, e le pareti di vetro possono aprirsi per facilitare il movimento tra interno ed esterno.
Il sogno della nuova casa desiderato dai coniugi e ideato da Bestor si è concretizzato negli spazi rivisitati, negli eleganti mobili a muro, nei tessuti e arredi di Amy Sklar Design, che ha offerto un mix accogliente di pezzi modernisti di designer come Eero Saarinen, Alvar Aalto e Hans Wegner, con dettagli e colori ispirati a grandi artisti tra i quali Van Gogh.
Il living è raddoppiato raggiungendo la piscina da sogno dove la coppia, con i suoi figli e gli ospiti, trascorre i pomeriggi dei fine settimana.
Ora, fa notare l’architetta californiana, “è come se la casa scendesse giù per la collina, da un gradino all’altro. La nuova Lipetz House è in dialogo costante con la natura lussureggiante che la circonda. Gli spazi fluiscono dall’esterno verso un interno ancora più intimo. Quello spazio, appunto, in cui la nostra coscienza si possa ritrovare.
di Nicola Teofilo
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