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La tecnologia cambia il bucato: lavasciuga tecnologiche ed ecologiche

Nel 2019 le lavasciuga e le asciugatrici hanno registrato un aumento delle vendite e della produzione rispettivamente del 13% e del 21%: come rilevato da Il Sole 24 Ore, questo boom è stato favorito anche dalla netta diminuzione dei consumi. Ma quali sono i modelli più rispettosi dell’ambiente e del bucato?

Quale elettrodomestico scegliere?

Grazie alle normative europee sull’efficienza energetica, oggi le moderne lavasciuga e asciugatrici consumano meno della metà di quelle degli anni Novanta: merito anche dell’alimentazione tramite pompa di calore. Tuttavia, rispetto all’asciugatrice, la lavasciuga richiede tempi più lunghi e soprattutto comporta un maggior consumo d’acqua fredda. È però la soluzione ideale per chi ha problemi di spazio, sebbene esistano modelli di asciugatrice, come la Slim Smart di Candy, che asciugano fino a 7 kg di bucato in soli 46 cm di profondità e sono impilabili anche su lavatrici di 40 cm.

Wi-Fi e gestione da remoto

I progressi tecnologici rivoluzioneranno anche il nostro modo di fare il bucato, basta esaminare le caratteristiche dei modelli di ultima generazione. La lavasciuga ADDWash serie 6500 di Samsung, ad esempio, utilizza il Wi-Fi per spiegare quali programmi usare a seconda del tipo di biancheria. Inoltre, grazie al doppio oblò è possibile aggiungere i capi in momenti diversi. Vivace di LG, invece, rileva sia il peso sia la tipologia di tessuti, è controllabile via app da remoto ed è predisposta per essere gestita tramite Alexa. Quanto alle asciugatrici, Adora V6000 di V-Zug offre oltre venti programmi differenti in modo da poter trattare qualsiasi capo, dal piumone alla biancheria più delicata, mentre Supreme Care di Whirpool ha tredici sensori gestiti da algoritmi che tengono costantemente sotto controllo il livello di umidità.

di Laura Fabbro

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