Tel. +39 075 894 49 49

Lampade in carta di riso: la soluzione perfetta per illuminare con calore

Se cercate una soluzione ricca di stile e fascino per dare un tocco di calore alle vostre stanze, il trend delle lampade in carta di riso potrebbe proprio fare al caso vostro. Niente di nuovo all’orizzonte, è vero, ma si sa, nel mondo della moda e del design tutto torna e la ricomparsa di queste suggestive lampade non può che renderci felici. La tradizione di queste lanterne ci porta in Oriente, dove questo tipo di illuminazione si fa notare sia all’interno delle abitazioni sia per le strade.

La città delle lanterne

Originariamente di colore bianco, le lampade in carta di riso si sono poi diffuse anche in numerose varianti colorate e a fantasia. Per sogni arcobaleno segnatevi questa destinazione: Hoi An, nel Vietnam centrale, è conosciuta proprio per essere la città delle lanterne. Appese in ogni angolo, decorano le vie e al calare della sera, accendendosi nei loro mille colori, trasformano la cittadina in un vero luogo da fiaba. Hoi An è così bella che nel 1307 fu offerta come dono di nozze insieme all’intera provincia di Quang Nam dal re alla sua futura sposa. Mercanti cinesi e giapponesi la frequentarono assiduamente e lasciarono il segno del loro passaggio attraverso splendide architetture e, probabilmente, anche per l’uso di queste lampade.

Le Akari Light Sculptures

Ed è proprio in Giappone che ci spostiamo per scoprire ancora qualcosa di più sulle lampade in carta di riso. Di origini nipponiche, il designer americano Isamu Noguchi ha dato lustro a questi oggetti della tradizione dando vita alle Akari Light Sculptures. Da lui realizzate per la prima volta nel 1951, a partire dal 2002 sono state poi riproposte grazie a una collaborazione fra Vitra e la Isamu Noguchi Foundation di New York. 

Le origini

Queste lampade sono realizzate artigianalmente, a mano, utilizzando la cosiddetta carta washi. Sebbene il nome sia tradotto con “carta di riso”, questo materiale non proviene dalle piante di riso, bensì dalle fibre di alcune piante tipiche giapponesi come Mitsumata, Gampi e kozo o gelso della carta. Washi è una parola composta da “wa” giapponese e “shi” carta.  La leggenda dice che sia stato un monaco buddista a introdurre questa “carta giapponese” che poi ha trovato numerose applicazioni: supporto per gli scritti buddhisti e per lo shodo, ossia l’arte giapponese della calligrafia, materiale per origami (l’arte giapponese di piegare la carta), per l’ukiyo-e (stampa artistica giapponese su carta impressa con matrici di legno) e, ovviamente, grazie alle sue caratteristiche, materiale perfetto per la realizzazione di lanterne e paralumi capaci di filtrare delicatamente la luce. 

Acquistare una lampada in carta di riso è veramente semplice, basta scrivere su Google per essere inondati da proposte per tutte le tasche, da Ikea a brand di design come il già citato Vitra.

di Anna Barbetta

Questo post Lampade in carta di riso: la soluzione perfetta per illuminare con calore é pubblicato da Immobiliare.it.