Pezzi chiave della storia dell’arredamento che sono molto di più di un mobile puramente funzionale
Alta, bassa, lineare, scultorea, bifacciale, autoportante. Pensata per contenere esclusivamente libri, come suggerisce la sua funzione primaria, o rifinita con altri arredi e complementi, dalle luci regolabili alle ribalte ad uso scrittorio fino alle teche per esporre oggetti da collezione. La libreria, elemento fondamentale dell’ambiente domestico, spesso centro nevralgico della zona living, è un arredo con un enorme potenziale espressivo che i designer hanno declinato e continuano a declinare in molteplici versioni. E la dimostrazione sta anche in questi cinque esemplari: cinque pezzi chiave della storia dell’arredamento che sono molto di più di un mobile puramente funzionale e che da soli possono cambiare il look del soggiorno.
Infinito di Cassina
Disegnata tra il 1956 e 1957 da Franco Albini e Franca Helg, Infinito è una libreria estremamente flessibile, combinabile all’infinito, collocabile a parete o al centro della stanza come elemento divisorio.
Non richiede ancoraggi a parete ed è per questo utilizzabile su entrambe le facciate per ospitare libri o prestarsi ad altre soluzioni di contenimento e ha montanti regolabili fissati a pressione fra il pavimento e il soffitto. È rieditata da Cassina nelle finiture in frassino naturale, frassino tinto nero o noce canaletto.
Albero di Poltrona Frau
Alla fine degli anni Cinquanta Gianfranco Frattini immagina Albero come una libreria da centro “terra-soffitto”.
Prodotta da Poltrona Frau ha una struttura che si distingue da un lato per il complesso lavoro di ebanisteria e dall’altro per l’utilizzo sculturale, come elemento cardine di uno spazio.
Sul pilone dentato inferiore sono incisi a laser la firma del designer e il logo dell’azienda.
Carlton di Memphis Milano
Più che una libreria o un mobile divisorio, Carlton è una vera e propria scultura.
Un totem nato nel 1981 dalla creatività di Ettore Sottsass e da allora simbolo per eccellenza dell’intera produzione del gruppo Memphis, il collettivo fondato dallo stesso Sottsass.
Wall System di Poliform
Wall System è un sistema che Poliform produce dal 1980. Rispetto al passato, oggi è un contenitore più eclettico: una serie di elementi ampliano infatti la funzionalità della libreria, come le ante battenti, scorrevoli o a ribalta con cui creare anche angoli bar o home office, le vetrine e le teche dietro cui esporre opere d’arte, ceramiche e cristalleria, i cassetti e i portali tv, i sistemi di illuminazione.
Permette infinite possibilità progettuali anche grazie alle diverse misure e alle finiture disponibili.
Bookworm di Kartell
Bookworm è uno dei prodotti più iconici di Kartell: una libreria flessibile, dalle linee inconfondibili e l’appeal intramontabile, nata dall’incontro tra la creatività di Ron Arad e le competenze tecnologiche dell’azienda.
Disponibile in tre diverse lunghezze, è segnata da una serie di supporti ferma libro e unisce flessibilità ed alta resistenza permettendo un carico di circa 10 kg per ogni supporto.
di Ilenia Carlesimo
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