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L’emergenza sanitaria frena il mercato immobiliare in Abruzzo

Forse è colpa dell’emergenza sanitaria non ancora terminata, ma il mercato immobiliare in Abruzzo comincia l’anno con il segno meno. Nei primi sei mesi appaiono infatti in negativo sia i canoni di locazione, che perdono lo 0,4%, sia le vendite che scendono addirittura di 1,5 punti percentuali rispetto al semestre precedente. Il risultato è che a giugno 2020 il prezzo medio per l’acquisto di una casa è stato di 1.461 euro al metro quadro, mentre l’affitto si aggirava attorno ai 6,61 euro al metro quadro. I dati dell’Osservatorio di Immobiliare.it parlano chiaro.

Come talvolta accade, però, il quadro diventa ben più variegato quando si analizza la situazione città per città, tra tutte le province che compongono la regione. Dal punto di vista delle compravendite, la più economica è sicuramente Teramo, dove un trilocale da 75 metri quadri, in centro città, costa circa 75.000 euro. Poco più di mille euro al metro quadro è infatti il prezzo medio degli immobili. Al polo opposto si trova invece Pescara, la più cara, con offerte che si muovono attorno ai 1.708 euro al metro quadro. Chi perde di più, però, è Chieti, dove il calo raggiunge addirittura il 3,8%, mentre si fa notare per un risultato positivo L’Aquila, che spicca con il suo +2,2%.

Sul fronte dei canoni di locazione la situazione è invece più stabile e non vi sono differenze significative tra le province. Solo a Teramo chi vuole prendere casa in affitto avrà notato un rialzo dell’1,5% dei prezzi medi, anche se la città si conferma la più economica della regione. Qui si chiedono solo 5,33 euro al metro quadro per una locazione. E Pescara è di nuovo la più cara, raggiungendo i 7,37 euro al metro quadro nelle offerte per gli appartamenti in affitto.

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