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Logistica immobiliare: prospettive per il futuro tra nuove abitudini dei consumatori e last mile

La crisi sanitaria ha certamente colpito ogni settore del mercato immobiliare, compreso quello logistico. Quali sono state le principali ripercussioni? E soprattutto si tratta di effetti destinati a durare nel tempo, oppure sono stati cambiamenti transitori?

Il recente Borsino Immobiliare della Logistica, redatto da World Capital in collaborazione con Nomisma, prova a delineare alcuni trend per il futuro, partendo del sentiment generale che emerge da un questionario a cui hanno partecipato più di 300 operatori logistici, operanti in gran parte nel settore alimentare e nel settore del largo consumo.

Mercato immobiliare logistico: il peso sempre più rilevante del last mile

Dalla survey del Borsino Immobiliare emerge un dato piuttosto confortante sul patrimonio immobiliare logistico italiano. Circa eventuali cambiamenti sotto il profilo igienico-sanitario, infatti, il 62% degli intervistati ha dichiarato che la struttura era già sufficientemente adeguata. Si tratta di un dato che si riflette anche nel fatto che il 53% ha successivamente dichiarato che sono stati necessari solo piccoli investimenti sulla struttura per reagire all’impatto della pandemia.

Lo smart working è per il 50% degli intervistati il maggior cambiamento adottato nella gestione delle attività lavorative d’impresa e supera l’adeguamento della sicurezza dei lavoratori (indicato dal 30% dei partecipanti al sondaggio). Eppure il trend non sembra destinato a durare: il 52% dichiara infatti che una volta terminata l’emergenza continuerà a essere preferito lo svolgimento delle attività in presenza.

Infine, emerge chiaramente un trend probabilmente destinato a durare: l’80% degli intervistati infatti percepisce come in netto aumento la domanda per i Last Mile Logistic Centre. La pandemia ha effettivamente accelerato la tendenza delle aziende di munirsi di piccoli centri di distribuzione, situati nei pressi dei centri cittadini, per migliorare i tempi di consegna. Ne consegue che ormai i last ile sono i tipi di immobili logistici più richiesti per il 60% degli intervistati.

Cresce l’e-commerce. E con lui le nuove esigenze dell’immobiliare logistico

Questo il commento di Andrea Faini, CEO di World Capital.

La crescita dell’e-commerce ha impatto anche sulla logistica, generando nuove sfide per gli operatori logistici, che devono puntare su una strategia agile e sulla velocità decisionale, con scelte sempre più improntate sui Data Driven. Per questo motivo, la logistica last mile ha assunto un ruolo molto importante: oggi è fondamentale proporre spazi in grado di snellire ed ottimizzare l’attività logistica, puntando su hub situati vicino al centro della città e in grado di ottimizzare i tempi di consegna delle merci.

Andrea Faini, CEO di World Capital

E prosegue:

Parlando di strategie da mettere in atto nei prossimi mesi, bisognerà: incrementare la componente tecnologica, attivare o sviluppare canali commerciali alternativi direct-to-consumer, potenziare l’utilizzo di colonnine elettriche e mezzi elettrici per una logistica più sostenibile. La logistica del futuro sarà dunque sempre più tecnologica, vicino alla città e al consumatore, per poter soddisfare ogni sua esigenza.

Andrea Faini, CEO di World Capital

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