C’è chi è solito fare vita d’ufficio e chi, lavorando come libero professionista, spesso ha come base la propria abitazione. A volte la solitudine non premia ed ecco che, al fine di trovare nuovi stimoli, si ricorre agli spazi di coworking, location che permettono di condividere l’ufficio con altre persone.
E se a rendere ulteriormente stimolante l’attività lavorativa fosse un contesto che strizza l’occhio alla natura? Ad aiutare a ritrovare il proprio equilibrio psico-fisico sono location accoglienti e rilassanti che hanno come focus la sostenibilità. Lavorare in un contesto eco-friendly ha tanti vantaggi.
Lodevole esempio quello di Lisbona dove, all’interno del Mercado da Ribeira, si nasconde una gemma preziosa, uno spazio di lavoro innovativo firmato SecondHome. La società inglese fornisce supporto alla creatività e all’imprenditorialità con uffici sostenibili dislocati in varie città del mondo: quello della capitale portoghese, ospitato al primo piano del più antico mercato alimentare cittadino, a quanto pare è uno dei coworking più verdi del mondo. Gli interni di questo capolavoro sono stati progettati da Lucía Cano e Josè Selgas, fondatori dello studio di architettura SelgasCano. Guardandolo bene, più che un posto di lavoro sembra una serra. Proprio così. Nel cuore dell’open space, tra un pc e l’altro, si trova un tavolo sociale lungo 70 metri sopra il quale ci sono circa 1.000 piante che non hanno unicamente un valore estetico e funzionale bensì mirano ad apportare innumerevoli benefici agli occupanti. Come? Migliorando la salubrità dell’aria, riducendo i rumori e assicurando un maggior senso benessere. In un contesto del genere, creatività e produttività sono decisamente stimolate.
Coworking: dall’Europa agli States, il lavoro è sostenibile
Quando si parla di trovate innovative, Londra è sempre in cima alla lista: è un vero cantiere di idee. Proprio qui, in una delle città più competitive del mondo, a stravolgere la classica idea di ufficio è Huckletree, una dinamica coworking communities (con sedi a Shoreditch e Clerkenwell) che, oltre a prestare attenzione al risparmio energetico, rende piacevole la permanenza offrendo ai lavoratori ambienti luminosi arredati con piante (che portano una nota di verde) e mobili realizzati con materiali riciclati. L’obiettivo? Aumentare la felicità, nonché la produttività, di freelancer, imprenditori e chiunque decida di scegliere i suoi spazi per far crescere la propria attività.
Parliamo di un trend mondiale: anche negli States non mancano gli uffici al cui interno tutto è stato organizzato (nei minimi dettagli) al fine di ricreare una connessione con la natura. A Denver una valida alternativa al lavoro da remoto viene offerta da Green Spaces. Un nome un programma quello di questo spazio di coworking, costruito con materiali ecosostenibili, che nutre un grande rispetto nei riguardi dell’ambiente motivo per cui presta la massima attenzione alla corretta gestione dei rifiuti. Inoltre, grazie ai 160 pannelli solari posizionati sul tetto, la struttura è energeticamente autosufficiente.
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