Tel. +39 075 894 49 49

Mercato immobiliare 2022: un focus sul futuro del segmento degli affitti

Una società in evoluzione si fa portatrice di cambiamenti culturali, che riguardano anche il modo di intendere il vivere e l’abitazione. Di questi temi e dei possibili scenari del mondo degli affitti per il prossimo anno abbiamo parlato con Isabella Tulipano, PR & Brand Manager di SoloAffitti.

Il 2022 sarà un anno positivo per il mattone? Quale direzione prenderà il settore?

I segnali che ci lascia il 2021 sono sicuramente positivi, di un mercato che tiene sia dal punto di vista delle compravendite che degli affitti. Rispetto agli affitti, nello specifico, ricominciano a salire anche i canoni di affitto che fino all’anno scorso avevano registrato ulteriori cali. Oggi la ripresa dei canoni, mediamente del 2,6% rispetto al 2020 grazie alle città medio-piccole e alla ripresa degli spostamenti degli studenti universitari fuori sede. Nel 2021 il canone medio si è attestato a 585 euro nelle città capoluogo di regione, ancora distante dagli oltre 600 euro medi registrati nel 2018 e 2019. I canoni avevano toccato il punto più alto nel 2009 con 641 euro di media. 

Dove converrà investire? Grandi città o piccoli centri?

La ripresa viene trascinata innanzitutto dai centri minori a cui il post pandemia sembra aver dato maggior appeal. In molti hanno riscoperto la comodità di vivere in spazi più grandi e confortevoli, anche se distanti dal luogo fisico del lavoro. Maggiore comfort per il luogo in cui vivere stabilmente e trascorrere un ipotetico secondo lockdown.

Quali saranno le richieste degli utenti? A cosa punteranno maggiormente nel nuovo anno?

Gli utenti cercano abitazioni spaziose, dal bilocale in su; magari con spazi esterni. Aumentano anche le richieste di case con giardino.

Domanda delle domande: a chi intende mettersi alla ricerca di una casa durante il prossimo anno, suggerisce l’acquisto o l’affitto?

Per quanto questa sia la domanda che viene sempre posta, in realtà l’unica risposta attendibile è “Dipende!”.
Il continuo incremento del numero di nuovi contratti di locazione residenziali stipulati e registrati dimostrano un’evoluzione culturale per cui nel nostro paese l’affitto sta diventando una soluzione abitativa consapevole e volontaria.
Il mito della casa di proprietà, tra le giovani generazioni (ma non solo!) si è molto ridimensionato negli ultimi due decenni e lo stile di vita più flessibile (o, come si usa dire, “liquido”) che gli italiani hanno fatto proprio ha reso via via la locazione una forma di abitare molto più adatta al modello sociale di questi anni, che risponde meglio alla flessibilità lavorativa, ad esempio, o ai cambiamenti nell’assetto familiare: sposarsi, comprare casa e in quella vivere per tutto il resto della vita è un percorso sempre meno frequente. Una richiesta sostenuta da un’ampia offerta dei numerosi investitori immobiliari che mettono a reddito il capitale, un patrimonio immobiliare che rende mediamente sull’8%, molto più di quello che si otterrebbe con un investimento finanziario con un rischio altrettanto basso (per esempio i BTP a 10 anni).  Abbiamo un rendimento più alto e una tassazione più basso… due vantaggi immediati che ci fanno pensare che il mercato degli affitti continuerà a crescere ancora.

Questo post Mercato immobiliare 2022: un focus sul futuro del segmento degli affitti é pubblicato da Immobiliare.it.