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Mercato immobiliare: il focus su Roma e Milano di Engel & Völkers e Nomisma

L’interesse degli Italiani per la casa non è mai tramontato e forse per il settore immobiliare il periodo più buio della crisi pandemica potrebbe essere alle spalle. È quanto – in estrema sintesi – emerge dal recente rapporto di Engel & Völkers e Nomisma, mostra che a consuntivo 2020:

  • le compravendite in Italia sono state 557.926;
  • il volume di fatturato è stato di circa 89,1 miliardi di euro (in calo del 7,7% sul 2020);
  • il dinamismo è stato registrato fuori dai maggiori centri urbani (-5,7% annuo) contro -11,4% dei comuni capoluogo.

Il 2021, anche a fronte dei dati del 2020, è iniziato su un onda di positività e crescita dei volumi di compravendita del residenziale: sono, infatti, circa 130mila in più le abitazioni scambiate (+56%) rispetto al primo semestre del 2020.

Milano tra crescita, arresto e ripresa

Milano è stata ed è una città in grande espansione, ma dopo sette anni di crescita senza freni, nel 2020 ha subito un brusco arresto, con un calo prima del -17,6% prevalentemente causato dalla pandemia globale e poi del -23%.

Il calo ha riguardato soprattutto immobili di media-grande dimensione (115 metri quadri) che rappresentano il 15% del mercato totale. Con il primo semestre del 2021 il mercato immobiliare si è ripreso registrando una crescita tendenziale delle compravendite del 31%.

Monolocali e bilocali stanno vivendo grandi tagli, mentre in 1-2 mesi si vendono comodamente immobili di medie dimensioni (trilocali di 80 metri qadri).

  • Calano ulteriormente gli sconti sul prezzo richiesto (3%-4%medio);
  • per mono, bilo e trilocali lo sconto si assesta mediamente sull’1%-2%;
  • per i quadrilocali e oltre (80 – 160 metri quadri) sul 3%-4%;
  • per le unità immobiliari di grande dimensione (oltre 160 metri quadri) sul 4%-8% dicono dalla società.

Le persone preferiscono spazi ampi fuori dal centro per una qualità di vita migliore, ma nonostante ciò i prezzi medi degli immobili in Centro Storico continuano ad aumentare su base semestrale in modo generalizzato.

Roma, segnali di ripresa

Il numero di compravendite residenziali a Roma a consuntivo 2020, con 29.505 scambi, mostra un calo del 10,3% su base annua. Anche in questo caso la flessione è conseguente al primo lockdown, ma già in parte compensata dalla ripresa dell’attività transattiva nel secondo semestre.

Il calo dei primi mesi del 2020 ha riguardato prevalentemente immobili piccole dimensioni (fino a 50 metri quadri), ma dopo il risultato già positivo di fine 2020, i primi mesi del 2021 presentano una crescita tendenziale del +56%.

I tagli tra 50-115 metri quadri sono in diminuzione del 10% annuo, infatti sul mercato romano hanno tenuto meglio i tagli medio-grandi, da 115 metri quadri e oltre, che hanno subito un calo del 5-6% rispetto al 2019. Il 22% degli scambi sul mercato è stato rappresentato proprio da questi immobili.

In caso di un acquisto di prima casa si preferiscono le abitazioni da ristrutturare per la possibilità, a fronte di una spesa simile, di una maggiore personalizzazione dell’edificio. Complessivamente però:

  • nel Centro Storico è cresciuta la ricerca di una prima casa;
  • nella Zona Sud si conferma la preferenza di quartieri quali EUR Centro e limitrofi;
  • cresce anche la domanda estera, in aumento rispetto al 2020;
  • il bilocale rimane un asset cardine per investitori e giovani coppie.

Si mantiene stabile la ricerca, iniziata in tempi di pandemia, di tri-quadrilocali tra i 90-100 metri quadri con balconi, terrazzi o attici.

di Linda Compagnoni

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