Tre camere da letto, quattro bagni e un grande salone panoramico con vista impagabile sull’Oceano Atlantico. Si componevano così i 236 metri quadri dell’attico da sogno di Miami in cui ha dimorato fino alla sua morte l’archistar di origine irachena Zaha Hadid, scomparsa nel 2016.
Quell’appartamento da sogno è stato, pochi giorni fa, venduto per la modica – per usare un eufemismo – cifra di 5,75 milioni di dollari. Pare che l’acquirente sia un facoltoso dirigente di un’azienda americana. Il prezzo di vendita è stato scontato di quasi il 50% rispetto alla richiesta originaria, che inizialmente era di 10 milioni di dollari, poi ridotti a 6,5 nel novembre 2016. In fondo il superattico, acquistato in due unità distinte da Hadid nel 2010 per circa 4 milioni di dollari, è andato via quasi a prezzo di saldo.
È proprio in questo appartamento di lusso, nella zona di Miami South Beach, che l’architetta irachena viveva durante i lavori del suo progetto One Thousand Museum, un grattacielo di 62 piani alto più di 200 metri e dal design “esotico” (così lo hanno definito gli esperti di architettura) che sorge sulla baia affacciata su Miami Beach. Solo uno degli ultimi progetti che l’hanno resa celebre in tutto il mondo: tra questi, il London Aquatics Center edificato in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012 o, per rimanere in Italia, il Maxxi (Museo nazionale delle arti del XXI secolo, si trova nel quartiere Flaminio) di Roma. La conferma che, oltre a progettarli, Zaha Hadid amava vivere in veri e propri immobili da sogno.
di Giovanni Marrucci
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