A Milano tutto si gioca in soli due chilometri. I due chilometri che dal Duomo arrivano a Porta Garibaldi, zona riqualificata dagli investimenti immobiliari degli ultimi anni. E, adesso, i due chilometri in cui si potrebbe concentrare lo sviluppo immobiliare della città nei prossimi anni sono quelli che vanno dal Duomo alla Fondazione Prada, in zona piazzale Lodi.
Il futuro della zona
Anche questa parte di Milano a breve potrebbe infatti conoscere una fase di sviluppo simile a quella del quartiere Porta Nuova. Il nodo cruciale, secondo il Sole 24 Ore, è legato al futuro dell’ex scalo di Porta Romana, uno dei sette scali ferroviari milanesi che presto potrebbero essere riconvertiti (il progetto dovrebbe arrivare tra qualche mese). In ogni caso la zona di via Ripamonti ha una componente post-industriale molto simile ad altre due vie di Milano, Tortona e Savona, che negli ultimi anni sono state protagoniste di un rilancio.
Molte aziende, a cominciare da Prada, si sono stabilite nello spicchio tra viale Isonzo e corso Lodi scommettendo sul futuro della zona: da ottobre arriverà anche Fastweb, inoltre sono in corso i lavori per la realizzazione di una scuola internazionale che coprirà un’area di quasi 10mila metri quadrati. Gli analisti sono concordi nel ritenere la parte sud-est di Milano la nuova frontiera degli investimenti immobiliari, tra nuovi edifici, riqualificazioni e passaggi di proprietà di palazzi per uffici. Un interesse che potrebbe presto far salire i canoni di locazione, oggi compreso tra i 200 e i 250 euro al metro quadro. In futuro, questo valore potrebbe superare quota 300. Merito anche di quei soli due chilometri di distanza da Piazza Duomo.
di Giovanni Marrucci
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