È solo di pochi giorni fa l’annuncio che Milano dedica un osservatorio all’edilizia a basso costo, come riporta il sito di IlSole24Ore. Una pluralità di soggetti ha infatti deciso di monitorare insieme la risposta che la città riesce a dare alla domanda, in continua crescita, di affitti e posti letto a prezzi inferiori a quelli di mercato. Vediamo i dettagli.
Nomisma: il canone calmierato non basta per tutti
Osservatorio ESR, promosso da Compagnia delle Opere, Confcooperative Habitat, Fondazione Housing Sociale, Fondazione Welfare Ambrosiano, Fondazione Cariplo, Legacoop Lombardia e Redo Sgr con la collaborazione di Nomisma, nasce in seguito a uno studio realizzato proprio da quest’ultima all’inizio dell’anno che fotografava l’edilizia sociale residenziale del capoluogo lombardo.
I numeri emersi hanno indotto a creare una rete che favorisca nuove iniziative in questo settore, perché sono moltissimi i cittadini che non possono permettersi nemmeno un affitto a canone calmierato.
Edilizia convenzionata: i numeri
A Milano, dove nonostante la pandemia i prezzi delle case continuano a crescere, nel periodo 2010-2019 i nuovi alloggi censiti destinati alla locazione convenzionata sono stati poco più di 2.100, mentre i posti letto per gli studenti universitari 2.178.
Per quanto riguarda i canoni, oscillano tra gli 80 e i 120 euro al metro quadro annuo e tra i 320 e i 550 euro al mese per gli studenti. Se però si considera che l’incidenza del canone sul reddito non dovrebbe superare il 30%, il dato che emerge è preoccupante: sono oltre 146mila i nuclei famigliari che rimangono esclusi dall’edilizia convenzionata, in quanto il reddito consentirebbe loro solo di sostenere un canone compreso tra i 50-80 euro al metro quadro annui.
di Laura Fabbro
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