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Minimal o imponenti. Ecco le dieci fontane più spettacolari del mondo

Siamo nel 1960. L’Italia si prepara ad affrontare il miracolo economico. A Roma c’è voglia di mondanità. In un giorno freddo di quell’inverno romano, dietro la macchina da presa c’è Federico Fellini. Davanti alla pellicola resterà impressa nella memoria del cinema la scena in bianco e nero di una sirena bionda che si immerge nella Fontana di Trevi. “Marcello, come here. Hurry up!”, esclama. È l’attrice svedese Anita Ekberg che gioca nell’acqua. Marcello è il Mastroianni che osserva la scena spensierato, con l’aria di chi ha appena consumato una dolce sbronza. E in effetti il regista racconterà che quella notte Marcello aveva bevuto una bottiglia intera di Vodka per affrontare il bagno a mezzanotte. Quei pochi secondi consegneranno la Fontana di Trevi nell’immaginario collettivo senza tempo. Da quel momento Roma sarà la Fontana di Trevi, che tornerà alla ribalta mondiale nel 2007 quando l’artista neofuturista Graziano Cecchini ci verserà dentro la vernice rossa: rosso Trevi.

Le fontane più spettacolari del mondo

Oggi le fontane nel mondo non sono solo elementi storici, come nella capitale d’Italia. Fontana, dal latino “fontis” (sorgente), durante l’età ellenistica era un elemento ornamentale, dopo che era stata punto di accesso all’acqua. È dalla storia del Mondo Antico che le fontane diventano elementi architettonici, urbanistici e artistici. Oggi le fontane sono il frutto di grandiosi progetti realizzati da grandi artisti, architetti e designer di tutto il mondo. Sono la punta dell’iceberg di grandi e piccole città, fino a diventare iconiche o spettacolari.

La giornalista Sonia S. Braga, per AD, ha raccolto le immagini di dieci progetti spettacolari: le fontane più belle del mondo, per celebrare la Giornata Mondiale dell’Acqua e ribadire l’importanza di questo elemento essenziale per la sopravvivenza dell’umanità.

Dalla gigante Dubai alle cascate artificiali a Portland

Nella lista troviamo la Crown Fountain di Chicago, progettata dall’artista catalano Jaume Plensa, contemporanea con schermi a led che mostrano fotografie degli abitanti della capitale dell’Illinois, dove ciascuno può avere il suo minuto di celebrità. C’è l’enorme fontana di Dubai, ai piedi del Burj Khalifa, lunga 275 metri. L’installazione monumentale in Qatar del francese Jean-Michel Othoniel. La Fontaine des Automates di Parigi del 1983 con sculture danzanti nell’acqua, realizzata da Jean Tinguely e Niki de Saint Phalle.

Ancora, quella di Sunderland, in Inghilterra, più minimalista e firmata dallo scultore britannico William Pye. Una sfera minimal si trova a Sidney per commemorare i soldati caduti a El Almein, realizzata dall’architetto Bob Woodward. Nella lista c’è anche la più barocca Pineapple Fountain di Charleston, che richiama l’ananas della Carolina del Sud. L’Unisphere di New York è la rappresentazione del nostro pianeta per l’Expo del 1964.

A Stoccolma c’è la God, our Father, on the Rainbow, fontana simbolo di pace dello scultore svedese Carl Milles. Infine la Forecourt Fountain a Portland, vere e proprie cascate all’interno del Ira Keller Park.

All’interno di tutte queste fontane è vietato fare il bagno. Ma se ci fossero Anita e Marcello non mancherebbero di certo l’azzardo e la poesia.

di Nicola Teofilo

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