Agevolazioni per i giovani e le famiglie, incentivi per il green e le ristrutturazioni: il mercato dei mutui 2021 guiderà la ripresa. È quando emerge dai dati della 50esima edizione dell’Osservatorio sul Credito al Dettaglio realizzato da Assofin, CRIF e Prometeia.
Tra i dati positivi del rapporto, oltre a quelli per l’acquisto di automobili e ciclomotori, ci sono gli indicatori che riguardano proprio i mutui immobiliari. Vediamolo nel dettaglio
Credito al consumo: i mutui 2021 guidano la ripartenza
In tema di casa, la 50ma edizione il report conferma il trend di crescita per i mutui immobiliari con finalità d’acquisto: i dati sono positivi anche se messi a confronto con i numeri precedenti la pandemia. Il merito di questo trend sarebbe da ricercare nelle condizioni di mercato ancora vantaggiose, oltre che negli incentivi: ristrutturazioni, green e bonus giovani guidano la ripartenza del mercato.
I dati per il mercato immobiliare
I mutui immobiliari alle famiglie, nel 2020, registrano una crescita del +12.7%; nei primi quattro mesi del 2021 il dato ha continuato a salire fino a raggiungere +34.6%. Il confronto con il 2019, nel medesimo periodo, restituisce un incremento ancora più elevato: +39%.
Consideriamo, nello specifico, il secondo semestre del 2020 come inizio del percorso di ripresa: si nota che in questo periodo i mutui con finalità di acquisto registrano una crescita del +52.1% sul primo semestre e +37.3% sul 2019.
Mutui immobiliari 2021: le prospettive per il futuro
Da quanto emerge dall’Osservatorio, le previsioni per il 2021 ipotizzano un sempre maggiore ricorso al credito da parte delle famiglie italiane a conseguenza della ripresa economica e, dunque, dei consumi.
Per i mutui finalizzati all’acquisto di abitazione è prevista una crescita in seguito alla concessione di nuovi prestiti, sostenuti da nuovi investimenti nel settore delle costruzioni e da tassi di mercato favorevoli; buone opportunità saranno offerte inoltre dal bonus giovani contenuto nel decreto Sostegni bis.
In seguito alle nuove necessità abitative sorte durante il lockdown e a una maggiore attenzione per la sostenibilità, è prevista anche una decisa crescita degli incentivi sulla riqualificazione energetica e dei finanziamenti green.
La ripresa economica, tuttavia, non sarà in grado di evitare un peggioramento della qualità del credito: con la sospensione delle misure di sostegno, si prevede a fine 2021 un aumento per il tasso di default, sebbene in misura differente tra mutui e credito al consumo. Il picco della rischiosità è atteso nel 2022, ma si stima che suo impatto sarà inferiore a quello avvenuto in passate recessioni.
di Aurora Tamigio
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