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Mutui a tasso variabile: dal 2020 cambia il criterio di calcolo

Con l’arrivo del nuovo anno sono attese alcune novità sul fronte mutui. L’Euribor, l’indice a cui sono agganciati i mutui variabili, entrerà infatti in una fase di cambiamento che rivoluzionerà i tassi interbancari. Saranno milioni le famiglie italiane ed europee coinvolte anche se, come riportato da Business Online, le maggiori novità riguarderanno i mutui accesi nel corso dell’anno che inizierà domani.

Come cambierà l’Euribor?

Al momento il calcolo dell’indice è basato su informazioni private tra un panel di circa 20 banche europee, ma dal 2020 entrerà in vigore un criterio scientifico: saranno cioè gli scambi effettivi avvenuti fra le banche a determinare l’Euribor. In questo modo gli istituti di credito saranno obbligati a effettuare rilevazioni sulla base di operazioni effettivamente eseguite sul mercato, garantendo perciò un maggiore monitoraggio. L’esigenza di cambiamento, del resto, era nata proprio a causa di manipolazioni avvenute anni fa che avevano coinvolto alcune banche.

Una trasformazione graduale

D’ora in poi chi deciderà di accendere un mutuo a tasso variabile avrà garantita una maggiore trasparenza. Tuttavia, il timore degli esperti è che a questa si accompagni anche una più alta volatilità, legata al fatto che l’Euribor verrà calcolato in base alle transizioni avvenute sul mercato che potrebbero causare sbalzi improvvisi. Si tratta, però, di un cambiamento che avverrà in modo graduale (circa due anni) e che coinvolgerà solo in minima parte le famiglie che hanno un mutuo già in essere. Dal 2022 in poi tutti i nuovi mutui verranno indicizzati secondo il nuovo calcolo.

di Laura Fabbro

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