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Mutuo per la seconda casa: quali sono le differenze rispetto alla prima?

Quando si decide di richiedere un mutuo per l’acquisto di un immobile residenziale, bisogna capire prima di tutto se verrà classificato come prima o seconda casa. Si tratta di una differenza che si rifletterà poi sulle condizioni alle quali verrà concesso il finanziamento, sulle eventuali agevolazioni, e sui costi dell’intera operazione.

Si potrebbe dire, semplificando di molto, che la prima casa è collegata al concetto di abitazione principale, quella in cui si vive per la maggior parte dell’anno, in cui si ha residenza fissa e si dimora abitualmente. Mentre la seconda casa, sempre a voler generalizzare, è l’abitazione destinata alle vacanze, oppure comprata come investimento per affittarla a terzi o per lasciarla, un giorno, ai propri figli.

Prima o seconda casa: cosa cambia ai fini del mutuo

La differenza tra le cosiddette prima e seconda casa è rilevante nei termini delle agevolazioni – fiscali e non – che sono previste nel primo caso. Questo significa che per l’acquisto di un qualsiasi immobile a uso di abitazione principale, i bonus prima casa devono essere richiesti in sede di atto, previo l’accertamento degli opportuni requisiti.

Tutto ciò significa anche che, pur possedendo i requisiti, resta possibile comprare un immobile come seconda casa (per vari motivi personali) non richiedendo le agevolazioni previste per l’abitazione principale.

Quando richiedere il mutuo seconda casa

Il mutuo seconda casa può essere richiesto in diverse occasioni. Di solito, viene destinato all’acquisto di una casa per le vacanze o di una futura abitazione per i propri figli, o per realizzare un investimento, per esempio, come già si diceva all’inizio.

L’immobile in questione può trovarsi nello stesso comune dove si ha la residenza, oppure in un’altra città o regione. Non sono nemmeno previsti limiti nelle categorie catastali e dunque può trattarsi anche di un’abitazione di lusso.

Cosa cambia con un mutuo per la seconda casa

L’elemento più importante da tenere a mente quando si richiede un mutuo sulla seconda casa è che questa non potrà beneficiare di tutte le agevolazioni concesse all’abitazione principale. Di conseguenza, il peso economico del finanziamento sarà maggiore.

Lo si può vedere già a partire dall’imposta sostitutiva dello 0,25%, di cui il mutuo seconda casa non gode. Di conseguenza, l’importo erogato sarà tassato al 2%. Per fare un esempio, se il mutuo è di 200mila euro, l’imposta sarà di 4mila e non di soli 500 euro, come accade per l’abitazione principale.

Altro punto da non dimenticare è il fatto che non sia possibile beneficiare delle detrazioni sugli interessi passivi, come accade invece per la prima casa.

I documenti per il mutuo seconda casa

Quando si presenta la richiesta di mutuo per una seconda casa, è necessario fornire, oltre alla situazione del richiedente, anche le dimensioni dell’immobile, la categoria catastale, la sua ubicazione ed eventuali servizi aggiuntivi.

Mutuo seconda casa con un altro mutuo in corso

Ma è possibile richiedere un mutuo per la seconda casa, mentre stiamo ancora finendo di estinguere un precedente finanziamento? In generale, sì: un istituto di credito può concedere un secondo prestito a chi ne ha già richiesto uno, anche se con una diversa banca. Ci sono però alcuni criteri da soddisfare.

Prima di tutto, bisogna essere certi di poter versare entrambe le rate rispettando tutte le scadenze predefinite. Per questo motivo, l’istituto valuterà i requisiti reddituali della persona o degli intestatari per accertarsi che la spesa per entrambi i mutui non superi una certa percentuale dei loro introiti netti. In secondo luogo, bisognerà dimostrare di avere una situazione creditizia ottimale rispetto al primo finanziamento. In poche parole, è importante non avere avuto nessuna interruzione nei pagamenti precedenti.

Per una opportuna pianificazione dell’operazione è anche possibile rivolgersi a un mediatore creditizio,  professionista specializzato nella concessione del credito, come nel caso di Euroansa.

Come fare per estendere il mutuo

Più che estendere il primo mutuo a quello per la seconda casa, è possibile procedere a un consolidamento del debito. Questo consentirà di accorpare il pagamento in un’unica rata mensile e di allungare il periodo di ammortamento, cercando così di alleggerire il peso economico sul budget familiare.

È una procedura chiama “acquisto più sostituzione”, di solito concessa da un numero esiguo di banche, alla quale ci si può affidare quando si rischia un peggioramento delle condizioni di vita a causa del debito accumulato o quando ci si trova davanti all’impossibilità di versare l’intero importo di entrambe le rate.

di Giulia Dallagiovanna

Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati. Scheda elaborata in collaborazione con Euroansa.

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