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Niente bonus edilizi per chi non rispetta i lavoratori

Nei cantieri edili, solo nel 2021, si è verificato un incidente mortale ogni tre giorni. Si è anche registrata un’impennata di offerta della manodopera reclutata, in alcuni casi, violando importanti norme sul lavoro.

Già nei mesi scorsi era entrato in vigore il Durc per verificare la congruità della manodopera in ogni appalto, sia pubblico che privato, il cui valore sia pari o superiore a 70mila euro.

L’obiettivo annunciato dal governo è di verificare se il numero dichiarato degli operai che lavorano in ogni cantiere sia sufficiente rispetto alla dimensione dell’appalto, così da contrastare il lavoro nero, concorrenza sleale e proliferazione di contratti pirata che inflazionano al ribasso il mercato. Infatti, il lavoro nero è stimato su cifre da capogiro: 2,1 miliardi di euro all’anno.

Sono tutti numeri che hanno spinto l’esecutivo ad adottare misure correttive al Decreto Sostegni Ter che, tra le altre cose, contiene le regole per la concessione di agevolazioni edilizie.

Il Decreto Correttivo prevede nuovi obblighi al fine di migliorare la qualità del lavoro in ambito edile e garantire maggiore sicurezza nei cantieri privati avviati per realizzare gli interventi agevolati dai bonus fiscali.

Le condizioni per ottenere i Bonus Edilizi.

Conditio sine qua non per ottenere i Bonus Edilizi è, non il solo rispetto, bensì l’applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore stipulati dalle organizzazioni più rappresentative. Per dimostrare la regolarità, il contratto collettivo applicato deve essere indicato nell’atto di affidamento dei lavori e riportato nelle fatture relative all’esecuzione dei lavori edili.

Le imprese che realizzano i lavori dovranno dimostrare l’applicazione del contratto in riferimento al salario, all’orario, alle ferie, alle malattie ma anche alla formazione.

I controlli saranno eseguiti dall’Agenzia delle Entrate, con il supporto dell’ispettorato del lavoro, Inps e casse edili. Le misure si applicheranno ai lavori che saranno avviati dall’entrata in vigore del Decreto.

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha dichiarato: “Nessun bonus edilizio a chi non rispetta i diritti dei lavoratori. Nel Consiglio dei ministri del 18 febbraio abbiamo deciso di mettere al centro la salute e la sicurezza sul lavoro, subordinando l’ottenimento dei bonus all’applicazione dei contratti collettivi nazionali. È un passo avanti nella direzione giusta”.

Nicola Teofilo

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