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Nomisma: meno acquisti per investimento

Se nel nostro ultimo sondaggio abbiamo rilevato come il sogno di molti genitori sia ancora quello di lasciare una casa in eredità ai propri figli, quando si parla di reali intenzioni di acquisto i numeri e lo scenario cambiano. Secondo l’ultimo rapporto di Nomisma, elaborato dopo accurate interviste alle famiglie italiane, la domanda di abitazioni rimane alta ma stabile e vira soprattutto all’acquisto o sostituzione della prima casa. Il rapporto col mattone così sta virando verso uno scambio basato essenzialmente sulla necessità e non sulla volontà di investimento.

Secondo lo studio, delle 2,3 milioni di famiglie italiane che hanno intenzione di acquistare un immobile, nel 93,9% a muovere questo passo è il bisogno di una casa, nonostante le congiunture del mercato siano incoraggianti anche per chi stesse pensando a un investimento, con prezzi medi congrui e tassi di interesse sui finanziamenti ancora bassi.

Così come cambia l’approccio al mattone da parte delle famiglie, si sta modificando la percezione che ne hanno i più giovani che hanno smesso di vederlo come un bene rifugio e optano sempre più per soluzioni di coabitazione.

Ma c’è un altro trend evidenziato nel rapporto di Nomisma, vale a dire quello per cui si tende a vendere immobili di cui si è già in possesso per acquistarne altri più adeguati a nuove esigenze familiari. Rimane invece irremovibile la necessità di cercare altra liquidità presso gli istituti bancari, a cui si rivolgerà il 33,3% delle famiglie intenzionate a comprare, e mediante mutui, soluzione a cui vorrebbe appellarsi il 41,7% di chi acquisterà.

La stabilità delle intenzioni d’acquisto fa presagire anche una stabilità del numero di compravendite che si concluderanno nel 2017, rispetto a quelle effettuate nel 2016. Analizzando nel dettaglio i tempi d’acquisto di chi ha dichiarato di voler comprare è emerso come 839mila famiglie siano già attive nella ricerca di casa, mentre 1,4 milioni lo diventeranno in tempi brevi.

Il 78,2% di chi vuole comprare indica come ragione d’acquisto una prima casa o un nuovo immobile a sostituzione. Solo il 6,1% lo farà per investire. Il ritratto delle famiglie che sono pronte a comprare è quello di persone giovani, che vivono nei grandi centri e che hanno un reddito mensile buono e sufficiente a pensare all’acquisto di un immobile.

Per quanto riguarda le locazioni, invece, nei prossimi mesi 1,8 milioni di famiglie intendono farvi ricorso: in molti casi perché impossibilitate all’acquisto di una casa di proprietà, in altri perché ancora non pronte a un vincolo di residenza.

 

Fonte: https://www.immobiliare.it/news/nomisma-meno-acquisti-per-investimento-30521