Con il ritorno all’investimento immobiliare, nuovamente visto con occhio benevolo, sono aumentate le transazioni che riguardano la nuda proprietà. Lo rivela il Corriere della Sera che ha utilizzato un’analisi di Tecnocasa per parlare di questo particolare tipo di operazioni.
Stando ai numeri della rete di agenzie, il 2016 si è chiuso con un incremento annuale dell’11,5% per le compravendite di nuda proprietà, rialzo che rimane comunque inferiore rispetto a quello che ha coinvolto in modo generale tutte le operazioni immobiliari, cresciute del 18,9% in un anno.
Tecnocasa ha rivelato anche che il 79% di chi ha firmato una transazione di nuda proprietà lo ha fatto proprio con l’intenzione di investire, sfruttando così lo sconto sul prezzo garantito da questo tipo di passaggio e approfittarne nel momento in cui si diventerà proprietari a pieno titolo dell’immobile per poterlo rivendere. Solo il 21% ha comprato con questa formula per poter abitare direttamente l’abitazione al decesso dell’usufruttuario o passarla a un proprio familiare.
Se non sussiste una necessità abitativa urgente, la nuda proprietà garantisce un buon margine di sconto sul valore di mercato, che oscilla in base all’età dell’usufruttuario che, in ogni caso, normalmente non ha meno di 70 anni. Ed è perfino possibile godere delle agevolazioni prima casa anche per questo tipo di acquisto: le uniche condizioni necessarie per richiederle sono il non essere in possesso di altre abitazioni e risiedere nello stesso comune dell’immobile, anche se poi non sarà necessaria la residenza a quell’indirizzo. Le tasse comunali e le spese condominiali ordinarie rimarranno a carico dell’usufruttuario per tutta la sua permanenza nella casa.
Fonte: https://www.immobiliare.it/news/nuda-proprieta115-le-transazioni-30240