Una fuga da tutto, contesti immersivi in una cornice di spazi verdi e viste strepitose con affaccio sul mare: queste sono le caratteristiche ricercate da un numero sempre più alto di viaggiatori che per le loro ferie scelgono di puntare su mete e strutture alternative per staccare la spina dagli incessanti ritmi quotidiani. Oggi quello che si ricerca è l’unicità.
Ed ecco che con la nascita di una nuova tendenza e di nuovi bisogni, il mercato immobiliare si dimostra particolarmente ricettivo e pronto ad offrire nuove opportunità come, ad esempio, quella di soggiornare in un faro.
Ristrutturazione immobili commerciali: la seconda vita dei fari
Nonostante la nostra penisola, per sua natura, disponga di molti chilometri di coste l’interesse per la ristrutturazione di immobili come i fari sembra essere piuttosto recente. Si tratta di strutture costruite in linea di massima dalla Marina alla fine dell’800 e oggi di proprietà del Demanio o della Difesa che, in qualche caso, sono stati dati in concessione a privati che hanno dato avvio ad attività commerciali come hotel, ristoranti o guesthouse dal carattere esclusivo.
Fari per tutti i gusti
Secondo un recente articolo pubblicato da Il Sole 24 Ore, tra le mete prescelte da questa fascia di viaggiatori ci sarebbe al primo posto la Gran Bretagna, palcoscenico del celebre romanzo che ha ispirato Virginia Woolf. Per gli amanti del genere, comunque, sono numerosi i fari in tutta Europa che offrono servizi tailor made e connotazioni uniche: dalle coste dell’Olanda settentrionale caratterizzate da un forte “design oriented” alle strutture più tradizionali a San Francisco Bay.
di Francesca Lauritano
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