È stato recentemente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Energia 2022 recante “misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali”. Nello specifico, le novità più importanti riguardano il fotovoltaico e gli impianti di riscaldamento e di condizionamento per le strutture pubbliche, oltre all’illuminazione dei Comuni. Vediamo in questo articolo tutti gli aggiornamenti da sapere.
Cosa stabilisce il provvedimento: i punti chiave
Le novità contenute all’interno del Decreto, in coerenza con gli obiettivi 2020 e 2030, riguardano i seguenti macro-argomenti:
- cessione credito Bonus Edilizi;
- snellimento delle procedure autorizzative per gli impianti rinnovabili;
- stretta sugli impianti di riscaldamento e condizionamento degli edifici pubblici e illuminazione pubblica.
Impianti fotovoltaici: procedure più agili
Per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici e le fonti rinnovabili, sono stati varati degli emendamenti atti a snellire le procedure di autorizzazione per la realizzazione di impianti green, ad eccezione degli edifici che sono considerati dei beni culturali.
Uffici pubblici: ecco tutte le principali novità
Al fine di contrastare lo spreco di energie, negli uffici pubblici sarà possibile utilizzare gli impianti di riscaldamento e di condizionamento a patto che vengano rispettate delle precise regole. Nello specifico, viene riportato quanto segue: “la media ponderata delle temperature dell’aria, misurate nei singoli ambienti di ciascuna unità immobiliare per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici pubblici non devono superare rispettivamente i 19 gradi (+2 di tolleranza) e non deve essere minore dei 27 gradi (-2 di tolleranza)”.
Fanno eccezione: gli ospedali, le cliniche, le case di cura e tutte quelle strutture dedicate ai più fragili che necessitano di cure, come anziani, minori e tossicodipendenti. Sono state introdotte anche nuove misure atte a limitare lo spreco di energia elettrica nelle sedi dei Comuni che sono tenuti a installare sistemi più aggiornati finalizzati a migliorare l’efficienza energetica e l’illuminazione dell’edificio, come ad esempio i sensori di movimento per l’attivazione della luce, e, in generale, l’adozione di tecnologie più attuali e performanti.
di Letizia del Nero
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