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Pareti divisorie: così la casa cambia volto in un attimo

Per ristrutturare la propria casa non è per forza necessario acquisire nuovi spazi. A volte basta infatti riorganizzare al meglio gli spazi esistenti, magari attraverso un restyling che potrebbe includere anche la creazione ex novo di pareti divisorie.
Le pareti divisorie possono tornare utili nella ristrutturazione di appartamenti non molto ampi. In particolare molti progettisti optano per lastre in cartongesso o pannelli prefabbricati, perché molto sottili e poco ingombranti. E, per chi avesse bisogno di dividere gli spazi del suo immobile solo all’occorrenza, ci sono le pareti mobili, che si possono spostare o riorganizzare a seconda delle esigenze.

Pareti divisorie, così la casa cambia volto in un attimo

Un modo veloce e poco invasivo (che permette, oltretutto, di ridurre tempi e costi) per adottare le pareti divisorie è rappresentata dalle soluzioni a secco, ovvero che non implicano l’utilizzo dell’acqua (o di materiali di connessione che devono consolidarsi dopo la posa) durante la fase di assemblaggio. In questo caso sarà quindi necessario predisporre il collegamento e l’integrazione tra i vari elementi costruttivi: nel caso, ad esempio, che si voglia realizzare una parete in cartongesso sarà necessaria una struttura portante in metallo in cui inserire i pannelli. Per quanto riguarda i prodotti, il mercato offre lastre capaci di assorbire gli elementi inquinanti oppure di garantire un alto valore di carico con la possibilità quindi di appendere mensole sulla parete divisorie. Sono molto diffuse anche le pareti in vetro, dove grandi porte scorrevoli si alternano a pannelli fissi così da creare continuità visiva tra gli ambienti della casa. In questo modo il vostro appartamento open space potrà “cambiare volto” in pochi attimi, a seconda delle vostre esigenze.

di Giovanni Marrucci

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