È l’Agenzia delle Entrate a fornire, in una circolare, i necessari chiarimenti sulla nuova disciplina dei Pir, Piani di risparmio a lungo termine, alla luce delle modifiche apportate dalla legge di Bilancio 2022.
Vediamo quali sono le principali novità.
Che cosa sono i Piani di risparmio a lungo termine
I Pir sono una forma di investimento caratterizzata da un regime fiscale favorevole: i redditi generati non sono tassati come redditi di capitale e redditi diversi di natura finanziaria, e non sono soggetti all’imposta di successione.
Possono beneficiarne:
- le persone fisiche residenti in Italia;
- le Casse di previdenza;
- i Fondi pensione.
Scopo di questo strumento è favorire la canalizzazione del risparmio delle famiglie verso investimenti in imprese radicate in Italia.
Piani di risparmio a lungo termine: le novità
Rispetto al passato, la legge di Bilancio 2022 stabilisce che l’importo investito nel Pir ordinario non può superare il plafond complessivo di 200mila euro (in precedenza la soglia era 150mila euro), con un limite annuo di 40mila euro (in precedenza era 30mila euro): questi nuovi limiti si applicano agli investimenti effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2022.
La Legge di Bilancio 2022 ha anche introdotto la possibilità di detenere più di un Pir Alternativo in contemporanea a un Pir ordinario. Il detenere più di un Pir Alternativo, tuttavia, non ha conseguenze sull’ammontare di risorse che possono essere investite in questo tipo di piano di investimento: restano confermati i limiti di investimento in un plafond complessivo massimo di 1.500.000 euro, con un limite per ciascun anno solare di 300mila euro.
di Aurora Tamigio
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