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Piano di ammortamento mutuo: quali sono le principali tipologie?

Il piano di ammortamento del mutuo non è altro che “il programma” da seguire per rimborsare alla banca il finanziamento ricevuto. Si tratta di un vero e proprio documento, molto dettagliato, nel quale viene stabilito l’importo delle rate e la loro composizione (cioè la parte di capitale e la parte di interessi), la data entro il quale deve essere restituito l’intero debito e la cadenza delle rate. Altre informazioni che devono essere indicate sono i criteri che determinano l’importo della rata e il debito residuo.

In genere e per semplicità, si distinguono 5 diverse “tipologie” di piani di ammortamento: francese, italiano, tedesco, americano e libero. Proviamo a capire meglio come funzionino e quali siano le loro caratteristiche.

Cos’è un piano di ammortamento

Per piano di ammortamento si intende, in concreto, il riepilogo dettagliato di come si andrà a ripagare il proprio debito nei confronti dell’istituto di credito. Di solito sotto forma di tabella, si troverà infatti indicato l’importo delle singole rate e degli interessi nel corso del tempo.

Da cosa è composta la rata di un mutuo

Prima di proseguire nel discorso, forse è necessario fare un passo indietro e specificare meglio da quali voci sia composta la rata di un mutuo. All’interno di essa si distinguono due quote: capitale e interessi. La prima rappresenta l’importo che è stato erogato attraverso il finanziamento e che deve essere restituito. Viene suddiviso in base alla durata del piano di rientro e a mano a mano che il capitale viene ripagato, diminuisce anche il debito residuo.

La seconda invece è appunto la quota di interessi. Il modo in cui vengono composte queste due voci permettere di distinguere tra i diversi tipi di piano di ammortamento esistenti.

Piano di ammortamento alla francese

Il piano di ammortamento alla francese è quello di norma più utilizzato anche in Italia e la composizione della rata cambia considerevolmente per tutta la durata del mutuo. All’inizio, infatti, è costituita da una percentuale elevata di quota interessi, che si abbassa con il tempo fino a quando, all’avvicinarsi della fine del mutuo, resta quasi solo quota capitale.

In questo modo, la banca incassa prima gli interessi dovuti, ma per il mutuatario non ci sono grandi oscillazioni: l’importo complessivo della rata (quota di interessi e quota capitale) rimane sempre costante.

Piano di ammortamento italiano

Il piano di ammortamento italiano prevede delle rate decrescenti nel tempo. La quota capitale rimane sempre invariata, mentre la quota interessi diminuisce a mano a mano che si prosegue nel rimborso del finanziamento. Così, chi ha contratto il debito si troverà a pagare una cifra più elevata all’inizio e ridotta alla fine.

Piani di ammortamento tedesco e americano

Il piano di ammortamento tedesco è simile a quello francese, perché l’importo della rata resta invariato nel tempo. La differenza è che prevede il pagamento della quota di interessi in anticipo.

Il piano di ammortamento americano (o inglese), infine, funziona in modo particolare perché assieme alla richiesta di mutuo si stabilisce anche un piano di investimento. In questo modo esiste una rata fissa, ma composta solo dalla quota interessi, e un investimento che permetterà di rimborsare parte del debito totale.

Piano di ammortamento libero

L’ultima possibilità è il piano di ammortamento libero, dove le rate sono composte solo dalla quota di interessi che viene calcolata sulla base del capitale residuo e della periodicità del rimborso. È il mutuatario quindi a decidere quando restituire il capitale, l’importante è che rispetti le scadenze previste dal contratto. Di norma è un piano che si applica ai lavoratori autonomi, il cui reddito è variabile di mese in mese.

di Giulia Dallagiovanna

Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.

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