In estate, in mancanza di un vero e proprio giardino, è molto gradevole avere un terrazzo fiorito dove trascorrere le ore serali, leggere o pranzare.
Le piante hanno bisogno di cure e quindi spesso, sebbene si sia inizialmente spinti dalle migliori intenzioni, può capitare che le piante vengano trascurate, collocate in una posizione sbagliata o non annaffiate adeguatamente e quindi perdano la loro bellezza, sfioriscano o addirittura muoiano.
In aggiunta, il clima non aiuta: specialmente se il balcone è molto esposto al sole, il calore può essere deleterio per fiori, arbusti o piccoli alberi.
Vediamo come fare per non rinunciare a un bel terrazzo.
Quali piante possono stare sempre al sole?
Ci sono delle piante che sopportano meglio il sole: esse quindi possono essere messe sul terrazzo in estate, anche se questo è molto soleggiato, perché più resistenti.
Ecco le 10 piante che sopportano meglio il sole diretto.
1) Geranio
Si tratta di una delle piante più diffuse, i suoi fiori possono essere bianchi, rosa, rossi o gialli e la massima fioritura si ha in estate; inoltre, il geranio, grazie al suo intenso profumo, è notoriamente un ottimo repellente contro le zanzare.
2) Ibisco
È una pianta ornamentale con diverse varietà che va collocata in pieno sole e che produce abbondanti fiori; in più, è molto resistente alle intemperie e agli agenti inquinanti come ossidi e azoto.
3) Tulipano
Simbolo dell’Olanda, ha bisogno di molta luce solare e, grazie alle sue innumerevoli specie, presenta fiori dai mille colori, gialli, bianchi, rosa, rossi, arancioni o viola, fornendo così a chi vuole coltivarlo un’ampia scelta per gusto ed effetto estetico che si desidera ottenere.
4) Rosa
Fiore romantico per eccellenza, la cui essenza viene molto usata anche per la profumeria e la cosmetica, conta 150 specie di ogni colore ed emana un profumo delicato; al contrario di quanto si pensa, è resistente e si adatta a tutti i tipi di terreno, e il sole ne favorisce la crescita e la fioritura abbondante.
5) Lavanda
Dall’inconfondibile colore lilla-viola, questa pianta, tipica del Sud della Francia, emana un profumo inebriante; non necessita di troppe cure e cresce in modo rigoglioso, se collocata in pieno sole e in un terreno ben drenato.
6) Bougainville
È una pianta rampicante di origine tropicale che ama luce e calore, molto resistente e facile da coltivare, ed è caratterizzata da splendidi fiori che vanno dai toni del rosa a quelli del viola.
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7) Peperoncino
Originario del Sud America, ha molte varietà che presentano un diverso grado di piccantezza e coltivarlo sul balcone significa averlo sempre a disposizione per cucinare; ama il terreno asciutto e quindi l’unica accortezza è quella di annaffiarlo con moderazione.
8) Margherita
Si tratta di una delle piante più semplici da coltivare e perciò è una delle più diffuse nei giardini e nei terrazzi; va annaffiata regolarmente e in abbondanza e offre abbondanti fioriture da aprile ad agosto.
9) Basilico
Anche il basilico è molto facile da coltivare in casa e necessita di molto sole e molta acqua, anche se va riparato dal vento; questa pianta aromatica cresce velocemente nei mesi estivi ed è utile in cucina per la preparazione di insalate e del pesto.
10) Pomodorino
Il pomodorino piccolo è una pianta rampicante molto resistente che ama il sole e necessita di tanta acqua, ed è capace di produrre nei mesi estivi molti frutti; oltre a questa, anche altre piante tipiche dell’orto possono essere coltivate in vaso, come le zucchine o le fragoline.
Quando si innaffiano le piante d’estate?
Innanzitutto, va detto che le piante per sopportare il caldo estivo vanno innaffiate almeno una o due volte al giorno, naturalmente tenendo conto delle esigenze specifiche di ogni specie, dell’esposizione del balcone e delle condizioni climatiche.
L’annaffiatura deve essere fatta quando il clima è più fresco e quando perciò l’acqua evapora più lentamente: i momenti ideali sono il mattino presto o la sera tardi.
Le piante quindi non vanno mai bagnate nelle ore centrali del giorno, ossia in quelle più calde e soleggiate, perché lo shock termico per le radici sarebbe eccessivo e la forte evaporazione dell’acqua causerebbe la perdita immediata dell’umidità disponibile, senza quindi permettere alla pianta di assorbirla.
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