Buone notizie per quanto riguarda il settore del turismo: sono circa 10 milioni gli italiani che si concederanno qualche giorno di vacanza durante il ponte dell’8 dicembre, generando un giro di affari di oltre 3 miliardi di euro. Ma il Codacons rivela che l’aumento del carburante e delle tariffe farà schizzare i costi.
Ponte dell’Immacolata: si spenderà circa il 17% in più del 2020
Secondo il Codacons sono diversi i settori in cui si registrano aumenti dei prezzi, a causa dei quali il ponte dell’Immacolata costerà in media il 17,3% in più rispetto al 2020. In primo luogo, per colpa del rincaro del carburante, spostarsi sarà decisamente oneroso: navi e traghetti vedono aumenti del 7,4%, mentre i voli nazionali registrano un aumento di quasi il 19% e quelli internazionali addirittura del +51,3%.
Anche le tariffe degli alberghi e dei villaggi vacanza sono in media più alte rispetto al 2020: le prime del 4,4%, le seconde del 6,7%. E anche sul fronte ristoranti si segnalano aumenti di prezzo del 2,8%. Chi andrà via durante le prossime festività spenderà in media 415 euro per trascorrere 3 o 4 notti fuori casa.
Privilegiate le mete più vicine
Analizzando le scelte delle persone che si sposteranno a cavallo dell’8 dicembre notiamo che la grandissima maggioranza, oltre il 92%, ha deciso di restare in Italia. Non solo: di questi, il 50,8% privilegerà le destinazioni turistiche della sua stessa regione e il 30,6% andrà in quelle delle regioni confinanti alla propria. Insomma, un ponte all’insegna della prossimità.
di Laura Fabbro
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