Tanguy, una commedia francese di qualche anno fa, narra la vicenda di una coppia che cerca in tutti i modi di convincere il figlio ormai ventottenne ad andare via di casa, a conferma che il fenomeno dei giovani adulti incapaci di lasciare il nido non riguarda solo il Belpaese. Ma qui da noi è senz’altro più diffuso, e non certo per mancanza di buona volontà da parte dei ragazzi (checché ne dica qualche malpensante), quanto per la difficile situazione lavorativa. Però in loro soccorso arriva la famosa creatività italiana.
Da seconda a prima casa
Moltissimi ventenni e anche parecchi trentenni hanno deciso di sfruttare le maggiori opportunità offerte dal mercato del lavoro francese e si sono trasferiti in Costa Azzurra. Perché proprio lì? Perché oltre al clima mite e al mare turchese ci sono le case di villeggiatura acquistate in periodi di “vacche grasse” dai loro nonni e genitori. E allora ecco che le “résidences secondaires” sono diventate “résidences principales”, come ha messo in luce anche Nice Matin, un quotidiano con sede a Nizza.
Come nel Ventesimo secolo
In realtà questo fenomeno si era già verificato in precedenza, e più precisamente nel periodo a cavallo fra le due guerre e poi subito dopo la fine del secondo conflitto mondiale. Allora, però, gli intrepidi emigranti dovettero arrangiarsi da soli e non poterono contare sui graziosi appartamenti messi a disposizione dai loro parenti. I quali, presumiamo, avrebbero preferito cedere la prima casa in Italia e godersi la sudata pensione al sole della Costa Azzurra. C’est la vie.
di Laura Fabbro
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