Nel 2020 il settore immobiliare è stato colpito dalla crisi con volumi di investimento diminuiti del 28%, ma gli asset hanno reagito in maniera molto diversa tra loro. Ecco perché gli esperti consigliano comunque di puntare sul mattone, privilegiando però segmenti alternativi come la logistica, che anche in questo momento di crisi è riuscita a mantenere buoni ricavi. Ma vediamo quali sono i settori che promettono meglio per il 2021.
L’influenza dell’e-commerce
La società internazionale di consulenza immobiliare Savills fa alcune previsioni sull’andamento del mercato. In particolare ritiene che nei prossimi mesi gli investitori punteranno sulla cosiddetta logistica last mile, cioè quella che si riferisce all’effettiva consegna della merce al cliente: uno dei punti più delicati della supply chain su cui ha maggiormente influito l’ascesa dell’e-commerce. Anche gli asset logistici di grado A manterranno il loro appeal, come confermano gli importanti investimenti realizzati già nel 2020 per esempio da parte di Allianz Real Estate alle porte di Milano. I maggiori ricavi, però, si avranno nei mercati dove l’offerta al momento è insufficiente come, per esempio, i paesi nordici e la Spagna.
Uffici e studentati tra le opzioni vincenti
Gli uffici, nonostante i cambiamenti avvenuti nel mondo del lavoro, susciteranno ancora un buon interesse, almeno per quanto riguarda i business district di città primarie quali Milano, Berlino, Parigi e Londra. Tra gli altri asset che usciranno prima dalla crisi, inoltre, gli student housing, le residenze per anziani e in generale il settore dell’healthcare e del care home. Per chi ama le scommesse, altre due opzioni sono la ristrutturazione di edifici con l’obiettivo di migliorarne la classe energetica e l’acquisto di immobili turistici che hanno visto calare il loro costo al metro quadro negli ultimi mesi.
di Laura Fabbro
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