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Quando si pagano gli interessi di mora e come si effettua il calcolo

Gli interessi di mora, o interessi moratori, devono essere versati quanto si è in ritardo con il versamento di un debito. Il termine “mora” significa esattamente questo: un ritardo ingiustificato nel pagamento di un debito. Il loro scopo è quello di risarcire il creditore per aver ricevuto la somma di denaro che gli spettava dopo la scadenza prevista. In generale, il tasso di questi interessi può essere legale, e quindi stabilito dalla legge, oppure convenzionale, e quindi a discrezione delle parti.

Cosa sono gli interessi di mora

Gli interessi di mora, quindi, sono degli interessi che il debitore deve al creditore, a causa di un suo ritardo nell’adempimento dell’obbligazione pecuniaria, ad esempio un finanziamento. Vanno a risarcire in modo automatico colui che ha prestato il denaro, che di solito è la banca o un istituto di credito, per le conseguenze del rinvio nei pagamenti.

Per tradurlo nella vita quotidiana si può prendere ad esempio proprio un mutuo. In caso il mutuatario salti una rata prevista dal piano di ammortamento, nel momento in cui la pagherà verrà aggiunto un sovrapprezzo, che è appunto il tasso di mora. Questa somma in più sarà superiore al tasso già applicato per il finanziamento.

Perché si applicano

Capire perché si paghino gli interessi di mora è abbastanza immediato e le ragioni sono essenzialmente due. In primo luogo, si tratta a tutti gli effetti di una multa a carico del debitore a causa dell’illecito che ha commesso. Non ha rispettato le scadenze fissate al momento della stipula del contratto e di conseguenza è costretto a versare anche i tassi di mora, oltre all’importo previsto dalla rata in sé. Diventa così una forma di tutela per i creditori, categoria che include anche le banche che prestano denaro. In secondo luogo, guardandolo dal punto di vista di chi contrae il debito, può invece diventare un deterrente per evitare che questi venga meno ai suoi impegni.

Come si calcolano gli interessi di mora

Nel caso di un finanziamento contratto con una banca, il calcolo degli interessi di mora viene effettuato dall’istituto stesso, sulla base di una formula matematica. Nello specifico, la formula è la seguente: importo dovuto per tasso di mora per numero di giorni di interessi maturati diviso per un quoziente fisso. Quest’ultimo è sempre 365, anche per gli anni bisestili.

Il tasso di mora può invece cambiare in base all’istituto di credito. Anche questo parametro può essere considerato prima di stipulare un mutuo, perché alcune banche prevedono percentuali più basse rispetto alle altre. In generale, però, bisogna tenere presente il decreto numero 192 del 2021 ha fissato un tetto che il tasso non può comunque superare e questa soglia è dell’8%. Per il resto, come spiegato prima, sarà la banca stessa ad eseguire il calcolo e a specificare l’ammontare totale degli interessi mora.

Interessi di mora per il primo semestre del 2021

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze stabilisce invece quelli che sono gli interessi di mora legali. Quelli relativi al primo semestre del 2021, ad esempio, sono stati pubblicati sul numero 29 della Gazzetta Ufficiale del 24 febbraio. In caso di ritardi nei pagamenti delle rate, avvenuti tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2021, il tasso di riferimento è pari allo 0%. Gli interessi di mora legali si calcolano a partire da questo tasso e con l’aggiunta di 8 punti percentuali. Il risultato sono interessi moratori fissati all’8%. In mancanza di altri pronunciamenti, questa soglia rimane valida anche per il secondo semestre dell’anno di riferimento.

Quando si devono pagare gli interessi di mora

Gli interessi di mora devono comunque essere dichiarati in modo trasparente e chiaro dal creditore, altrimenti non potranno essere ritenuti ufficiali. Per imporre la multa, inoltre, l’istituto di credito dovrà inviare una lettera di richiamo attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno non oltre 30 giorni a partire dalla scadenza della rata. Gli interessi di mora scattano solo se nemmeno entro questo arco di tempo il debitore ha provveduto al saldo dell’importo.

Quando non si paga nessun interesse di mora

Se il debitore è in grado di dimostrare un errore commesso da parte della banca potrà evitare di pagare gli interessi di mora, anche se risulta in ritardo sul risarcimento del debito. In una situazione di questo tipo, infatti, il mutuatario ha adempiuto ai suoi doveri, ma a causa di un disguido il versamento non è arrivato effettivamente a destinazione. C’era quindi tutta l’intenzione di proseguire sul piano di ammortamento senza saltare nessuna rata.

di Giulia Dallagiovanna

Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.

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