Se è vero che in Europa la corsa al mattone è ancora piuttosto cauta non si può certo dire la stessa cosa per l’Asia dove il mercato immobiliare si caratterizza per cifre sempre più calde. È questo il caso di Hong Kong che, su scala globale, rappresenta il perfetto esempio di come il real estate nella zona evidenzi performance in costante e netta crescita.
Stando a quanto riportato in un recente studio condotto da Knight Frank, nota società di consulenza immobiliare, un piede quadro in un grattacielo di Hong Kong costa circa 8000 dollari. Stiamo parlando di cifre da capogiro: 86.000 dollari al metro quadro il che significherebbe circa 74.000 euro al m2.
Prezzi così alti da diventare proibitivi
Questa tipologia di compravendite infatti taglia inevitabilmente fuori dal bacino dei possibili acquirenti sia la classe media che le aziende di piccole dimensioni, le quali attualmente si trovano in seria difficoltà nell’individuare alloggi a cifre vagamente accessibili.
Nessuna paura però, Hong Kong rappresenta un caso piuttosto isolato. Persino Tokyo e New York, da sempre conosciute per l’acquisto e la vendita di immobili a cifre non proprio economiche, si posizionano a debita distanza, rispettivamente con 5.000 e 4.000 dollari al piede quadro.
A livello europeo è Londra la città più cara secondo questo report con una valutazione di 2.000 dollari al piede quadro. Qui si registra anche un altro primato a livello europeo: l‘affitto di un immobile costa circa 110 dollari, esattamente il doppio rispetto a Francoforte e a Parigi.
di Francesca Lauritano
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