Secondo gli esperti, le conseguenze del Covid-19 sul mercato immobiliare si faranno sentire ancora a lungo e lo scenario appare più fosco di quanto prospettato inizialmente. Nel primo semestre dell’anno gli acquisti scenderanno del 50% mentre crescerà il numero di chi non può pagare l’affitto. La ripresa? Non prima del 2021.
L’intenzione di acquisto rimane, ma non si concretizza
Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma, recentemente ha spiegato che c’è una concreta possibilità di deflazione nei prossimi mesi, nonostante l’immissione di moneta, e che questa impatterà sull’andamento del settore residenziale. I primi dati parlano già chiaro: dopo un primo trimestre molto negativo, con una flessione tra il 10% e il 20%, a maggio le compravendite sono scese del 50%. In questo clima, comunque, la propensione all’acquisto di un’abitazione sembra mantenersi sui livelli dello scorso anno: sono infatti circa 2,5 milioni le famiglie che vorrebbero comprare casa. Tuttavia, in base alle attuali condizioni reddituali, solamente 625 mila potranno passare dalla teoria ai fatti: tre su quattro dovranno quindi rinunciare.
Chi ripiega sull’affitto potrebbe incontrare difficoltà
Anche sul fronte affitti Nomisma evidenzia una disparità fra coloro che stanno valutando questa opzione (oltre 2 milioni di famiglie) e coloro che hanno le capacità economiche per realizzarla (circa 730 mila). A conferma di questo quadro negativo c’è anche il numero di chi ha accumulato ritardi nei pagamenti dell’affitto, passato dal 9,4% del periodo pre-Covid al 24% rilevato nella fase di contenimento e destinato a raggiungere il 40% nei prossimi mesi.
Che cosa aspettarsi nel 2021
Tutto dipende dall’atteggiamento degli investitori. Se tornassero a dimostrare interesse, il mercato potrebbe stabilizzarsi almeno sui livelli di quest’anno, altrimenti non è da escludere una ulteriore flessione nel 2021.
di Laura Fabbro
Questo post Residenziale: quale scenario si prospetta? é pubblicato da Immobiliare.it.