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Ricostruzione post-sisma: il legno potrebbe essere la soluzione

Esiste un modo veloce e sicuro per ricostruire il Centro Italia distrutto dal terremoto? Sì e si chiama legno. Su un articolo uscito oggi sul Sole24Ore si parla di questo materiale così prezioso e così sottovalutato che potrebbe essere la soluzione ai problemi dei paesi messi in ginocchio dal sisma. Inoltre le eccellenze delle sperimentazioni in questo campo sono tutte italiane.

Il paradosso, però, vede realizzare costruzioni in legno solo in zone non sismiche del nostro Paese: a Milano, per esempio, l’architetto Fabrizio Rossi Prodi ha elevato in 28 giorni due grattacieli, ora adibiti a social housing dal Comune e venduti a prezzi contenuti; mentre a Trento lo studentato Meyer è stato realizzato interamente in legno. Né Trento né Milano si trovano però in zone a rischio.

Nel 2007 un professore italiano, attivo presso il Cnr e docente a Venezia, ha condotto un importantissimo esperimento a livello mondiale e lo ha fatto a Tokyo: sulla piastra più sismica del mondo è stato montato un palazzo da sette piani interamente realizzato in legno. L’edificio è riuscito a sopravvivere intatto a una scossa di 7,2 gradi della scala Richter.

I boschi, soprattutto in Trentino Alto Adige, ricordano gli esperti, sono pieni di alberi vecchi da tagliare: per questo il legno dovrebbe essere valutato attentamente da chi sta curando la ricostruzione e vuole garantire agli abitanti soluzioni nuove e, soprattutto, sicure per la loro tutela e per possibili scosse future. Chi lavora nel settore ed esporta i suoi progetti all’estero, vista la mancanza di richieste in Italia, ribadisce come si tratti di costruzioni non infiammabili e impermeabili, contrariamente a quanto si possa credere.

 

Fonte: https://www.immobiliare.it/news/ricostruzione-post-sisma-il-legno-potrebbe-essere-la-soluzione-30159