Se fino a non molto tempo fa il modello da seguire per caminetti e stufe più ecologici e smart era appannaggio del Nord Europa, nel corso degli ultimi mesi si è assistito ad un cambio di rotta. In tema di riscaldamento di casa, infatti, le aziende italiane si posizionano come riferimento autorevole grazie all’utilizzo di nuove tecnologie e a un occhio attento al design.
Stufe e caminetti, quali sono le nuove esigenze?
Nel corso dell’ultimo anno, caratterizzato dall’emergenza sanitaria Covid-19 e da un susseguirsi di lockdown e restrizioni negli spostamenti, le esigenze delle famiglie italiane in materia di comfort abitativo sono cambiate, diventando sempre più sensibili alle nuove tecnologie e alla domotica, con una grande attenzione verso comandi gestibili da remoto e app.
Le idee sono piuttosto chiare: l’immobile da sogno oggi, oltre ad avere spazi interni ed esterni più ampi, dovrebbe essere dotato di caminetto in soggiorno, piscina esterna e vasca idromassaggio in bagno. Sono desideri che hanno spinto i produttori nazionali a sviluppare soluzioni sempre più innovative per ciò che riguarda il mondo del riscaldamento, sia sotto il profilo della sostenibilità, sia considerando il livello tecnologico e di design.
Come sono cambiati i sistemi di riscaldamento
Il posizionamento italiano in questo specifico ambito si basa essenzialmente su una serie di innovazioni, che hanno portato le aziende a mettere sul mercato prodotti altamente efficienti e sempre meno inquinanti.
Qualche esempio? Esiste oggi uno speciale dispositivo, O2ring, che permette di rendere il riscaldamento a pellet ancora più sostenibile. Gli elementi attivi che compongono questo strumento, a contatto con i fumi della combustione, consentono infatti di neutralizzare le polveri e il Co2 dell’80%.
Soffermandoci invece sul design, si può menzionare il caso della stufa a pellet Bellavista Square ideata da Thermorossi che, collegata a due ambienti, permette di poter godere della vista delle fiamme, attraverso un vetro panoramico, a 270°.
Incentivi economici e fiscali per un riscaldamento sostenibile
A sostegno di un riscaldamento più attento all’ambiente e sostenibile, è importante menzionare il fatto che esiste una serie di provvedimenti sul territorio nazionale: ricordiamo, ad esempio, il caso dei territori del Bacino Padano, dove a partire dal 2017 è stato vietato l’utilizzo di generatori che avessero una classe di emissione più bassa delle 3 stelle. Ma anche il fatto che dal 2020 le nuove installazioni di apparecchi devono essere obbligatoriamente di classe 4 stelle, oppure l’obbligo nella scelta del pellet di utilizzare quello di classe A1 certificato dalla normativa Uni.
Non dimentichiamo poi i bonus fiscali e le agevolazioni oggi disponibili, come l’Ecobonus al 110% che, portando a termine i dovuti interventi, permette al contempo di poter migliorare la qualità del riscaldamento domestico. Possono infatti accedere all’agevolazione tutti quegli impianti canalizzati che portino un miglioramento energetico di almeno due classi.
di Francesca Lauritano
Questo post Riscaldamento in casa: meglio se sostenibile, intelligente e made in Italy é pubblicato da Immobiliare.it.